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Una lettera del Beato Bartolo Longo su Padre Pio

Padre Pio è un santo in terra

La signora Cesira Cavalli Angelini, figlia spirituale del beato Bartolo Longo e devota di Padre Pio nel mese di aprile del 1922  si ammalò gravemente a causa di una forte febbre che non voleva lasciarla. Fiduciosa nelle preghiere del suo padre spirituale, la gentile signora si rivolse a lui per aiuto. Per tutta risposta, il Beato Bartolo Longo le inviò una reliquia di padre Pio, della quale era venuto in possesso poco tempo prima. Non appena la preziosa reliquia arrivò nelle mani della malata, la febbre cessò.

La lieta notizia comunicata fu comunicata al Beato Bartolo Longo il quale il 1 maggio del 1922, scrisse alla signora la seguente letterina : “stimatissima e carissima figliola in Gesù Cristo, dalla sua del 22 aprile p.p. ho appreso con vivo  compiacimento che le è cessata la febbre, dal momento che ebbe nelle sue mani la reliquia che io le mandai del Santo vivente padre Pio. Ringraziamo il Signore che si degna di usarci misericordia anche a mezzo dei suoi servi in terra. Malgrado io sia da parecchi giorni infermo con forte costipazione e con lieve ulcerazione ad un occhio, pur nondimeno l’8 maggio non mancherò di pregare e far pregare molto per lei e per i suoi figlioli, affinché la Madonna conceda tutte quelle grazie che lei desidera. E dirò alla Madonna di salvarla e farla santa per godere eternamente Dio, che tanto ci ama. Con mille saluti e benedizioni, mi ripeto umilissimo affezionatissimo in Gesù Cristo”. 

Il  giudizio del beato Bartolo Longo per Padre Pio da Pietrelcina è quanto mai lusinghiero. Già nel maggio 1922 egli lo definiva santo vivente. Nella stessa epoca, soltanto a 4 anni dalla stigmatizzazione di padre Pio, circolavano alcune reliquie, per mezzo delle quali il Signore dispensava grazie e favori celesti. Negli anni seguenti, queste grazie e favori celesti andarono crescendo in numero e intensità.

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