Si è conclusa a Napoli la Peregrinatio dell’abito delle Stimmate di Padre Pio da Pietrelcina, nello stesso luogo dove l’allora ventottenne frate cappuccino visse la sua esperienza militare per tre anni: dal 1915 al 1916, durante la prima guerra mondiale.
Peregrinatio iniziata l’11 marzo 2018 nella Cattedrale di Manfredonia, promossa ed organizzata dal team dell’animazione giovanile vocazionale del Santuario di san Giovanni Rotondo per commemorare il centenario della stigmatizzazione di Padre Pio avvenuta il 20 settembre 1918.
In questo anno e mezzo, la teca contenente il saio delle stimmate è stata venerata in numerose e significative realtà nazionali ed estere. Dopo essere stata accompagnata nei conventi della provincia religiosa dei confratelli di Padre Pio, la teca è stata portata ad Assisi: nella basilica di Santa Maria degli Angeli per vivere il Perdono di Assisi, nel Sacro Convento di San Francesco, nella basilica di Santa Chiara, e nel santuario della Spogliazione in Assisi. Nel Santuario della Verna per vivere il centenario della trasverberazione di Padre Pio; nella Casa di Reclusione di Parma, che accoglie anche detenuti in regime di “alta sicurezza” e di “41 bis”, nella Santa Casa di Loreto e nel santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. L’abito di Padre Pio ha, inoltre, peregrinato in alcune regioni d’Italia: Lombardia, Veneto, Calabria e Sicilia. Il team dell’animazione vocazionale ha voluto portare l’abito anche in Polonia: nel campo di concentramento di Auschwitz proprio nell’area antistante la cella in cui fu ucciso padre Massimiliano Maria Kolbe e nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia.
A Napoli, il 23 ottobre, l’abito delle stimmate è stato accolto dai giovani del Liceo Statale “Giovanni Battista Vico” per una manifestazione dal titolo “Gian Battista Vico: una storia di cultura tra tradizione e innovazione”. Struttura che un tempo era la sede della decima compagnia di Sanità, dove Padre Pio prestò il servizio militare durante la prima guerra mondiale.
Nello stesso luogo dove nel 1917 venne consegnata alla storia l’unica foto che ritrae il giovane sacerdote cappuccino in una divisa militare è tornato idealmente Padre attraverso l’abito delle stimmate di Padre Pio, probabilmente lo stesso che indossò nel suo periodo di servizio militare, prima di ricevere la divisa. Saio che è stato il protagonista dell’incontro con i giovani liceali napoletani.
L’incontro ha avuto una connotazione laica e si è articolato in una conferenza di carattere storico a più voci. Dopo i saluti della prof.ssa Maria Clotilde Paisio dirigente scolastica del Liceo e di fr. Francesco Dileo, vicario dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio e rettore del santuario di san Pio in San Giovanni Rotondo, il prof. Antonio Vincenzo Nazzaro, accademico dei Lincei e docente ordinario emerito di Letteratura Cristiana Antica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha tenuto un intervento su “Pellegrinaggi e reliquie: tratti identitari del nostro popolo”.
Successivamente Stefano Campanella, saggista, giornalista e direttore di Padre Pio Tv ha tenuto una relazione su “Padre Pio soldato”. Ultimo intervento quello della prof.ssa Rosaria Del Giudice, docente di Disegno e Storia dell’Arte del Liceo “G. B. Vico” di Napoli coadiuvata da quattro ragazzi della III D su “Il Liceo Gian Battista Vico: la storia di un edificio tra cultura e innovazione”.
Dopo l’incontro i frati dell’equipe di pastorale giovanile vocazionale hanno portato l’abito di Padre Pio davanti allo stesso muro della caserma che nel 1917 ospitò la 10 compagnia della Sanità per la foto di rito.