San Pio da Pietrelcina ebbe rispetto, stima, affetto paterno per le donne che ebbero la fortuna di averlo come guida spirituale. Nel saluto iniziale delle lettere a loro rivolte, tutte chiamate “dilette“: “dilettissima figlia del padre Celeste“; “mia amata e cara Figliouola di Gesù“, “mia carissima, mia dilettisima figliuola“, “mia sempre carissima figliuola“, “mie brave figliuole“.
Padre Pio sapeva scrutare le immense potenzialità dell’anima di una donna:”Il tuo cuore sia sempre tempio della Santissima Trinità. Gesù accresca nel tuo spirito gli ardori della sua carità e ti sorrida sempre, come a tutte le anime dilette. Maria SSma. ti sorrida in ogni evento della vita e supplisca alla mancanza della madre terrena”. Madre Celeste e madre terrena: un perenne, reciproco richiamo.
Con la partecipata benevolenza, segue prove e croci, dolori fisici e morali, individuali e familiare: Padre Pio si mostra convinto che la donna è sempre disposta al sacrificio, alla donazione di sé. “Gesù ti conforti nella tua afflizione e ti visiti nel letto del tuo dolore”.
Un saluto di pace. Un saluto di gioia. Alla donna madre, San Pio ricorda la missione educatrice e la necessità di creare in famiglia un clima di amore. Anche nei saluti finali delle sue lettere rivolte alle donne c’è tutto l’affetto del suo cuore. Certamente San Pio vedeva in ogni donna l’immagine della Madonna, la donna per eccellenza. Alle donne da lui dirette si rivolgeva sempre con un tono di spiccata spiritualità e di cordialissima umanità.
Oggi, a quelle di ogni età e condizione sociale che con fiducia sostano in preghiera dinanzi a lui, mostra ancora la sua paterna predilezione, ascoltandole ed esaurendo le loro suppliche.
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