Padre Pio da Pietrelcina (1987 -1968) e Don Giacomo Alberione (1884 – 1971), sono vissuti nello stesso periodo di tempo, nella stessa Italia, occupati intensamente in due diverse forme di apostolato, ebbero poche occasioni per incontrarsi. E’ conosciuto solo un incontro tra due sacerdoti, durato poche ore, è venuto a San Giovanni Rotondo il lunedì 3 maggio 1965. Suor Maria Lucia Ricci, madre generale delle suore Pie discepole del Divin Maestro Via, Verità e Vita, dal 1947 al 1981, scrisse a riguardo di questo incontro “storico”, quanto viene riportato.
“Nel 1965 ricevo una lettera dal reverendissimo padre Angelico di Alessandria, cappuccino già nostro visitatore apostolico nel 1946. Nello scritto mi pregava di rivolgere preghiere a Don Alberione di volersi recare in visita da Padre Pio per alcune comunicazioni. Non osavo esporre direttamente la proposta e inviai una lettera al Primo Maestro (così era chiamato Don Alberione). Silenzio assoluto. Dopo qualche giorno, Il Primo Maestro scomparve dalla circolazione dov’era andato?. Era inteso che la cosa doveva restare segretissima, e lo può al punto che all’indomani qualche giornale pubblicò la fotografia di padre Pio accanto a Don Alberione. I commenti furono vari, ma la verità è quella esposta” conclude Madre Maria Lucia Ricci.
Quali siano state le comunicazioni fatte dal padre Pio a Don Alberione non fu possibile saperlo. Il periodico “La Casa Sollievo della Sofferenza” nel numero datato 16 -31 maggio 1965 dedicò all’episodio tutta la prima pagina con una bella fotografia e con questa didascalia:
Padre Pio e don Alberione.
Don Giacomo Alberione, il fondatore della Pia Società San Paolo che tanto bene diffonde nel mondo, si è incontrato con Padre Pio il 3 maggio scorso. L’illustre e pio sacerdote si è intrattenuto con Padre Pio in una saletta del Convento. La congregazione dei Paolini conta 1500 membri sparsi in tutto il mondo. Si occupa prevalentemente dell’apostolato attraverso la stampa, la radio, la televisione, il cinema, i dischi. A milioni si contano i libri diffusi capillarmente dai Paolini in tutte le famiglie,e le pubblicazioni periodiche, tra cui, notissime Famiglia Cristiana e Orizzonti.
La visita di don alberione a Padre pio
I particolari si trovano pubblicate in un articolo scritto dalla signora Angela Bevilacqua, cooperatrice paolina, sulla rivista quindicinale “La Casa Sollievo della Sofferenza” in data 16- 29 febbraio 1984. L’articolo evidenziato da un grande titolo in colore rosso: “una telefonata da Roma: arriva Don Alberione, introdotto da una titolo elogiato: “Come si incontrano due santi”. La signora Bevilacqua era ammiratrice di Don Alberione, nell’articolo racconta la storia dell’albergo Santa Maria delle Grazie, che un tempo fu si sua proprietà. “Eravamo amici di don Alberione, fondatore della Pia Società di San Paolo, il quale venne anche a trovarci in albergo (durante la visita fatta a San Giovanni Rotondo 3 maggio del 1965). Non appena la Bibbia da lui curata fu ultimata ordinammo cento copie e né mettemmo una in un distanza. Molti ospiti ne traevano profitto spirituale”.
Seguiamo gli avvenimenti amore gli avvenimenti che si sono succeduti in quel memoriale giorno.
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“Arriva una telefonata da Roma: è Don Amorth (Gabriele, sacerdote Paolino) annuncia l’arrivo di Don Alberione a San Giovanni Rotondo – ricorda il la signora Bevilaqua . – E’ tanta e tale l’emozione che non riesco a preparare nulla di quanto avrei voluto. “Subito dopo mi telefonata Gherardo Leone, della redazione Casa Sollievo tutto concitato anche lui mi dice: Signora sappiamo che deve arrivare a San Giovanni Rotondo don Alberione. Le raccomando: se lo vede prima lei mi avverta. E’ l’incontro tra due grandi Santi è importante documentarsi, fare le fotografie. E’ un incontro storico”.
Passa solo qualche ora ed ecco una telefonata dal convento. E’ don Alberione personalmente che mi dice: “Angelina dopo l’incontro con Padre Pio verrò in albergo rimarrò con voi e ripartirò domattina”.
Felicità immensa per la mia famiglia che era un ospite così importante. Dopo un paio d’ore venne, si trattenne appena un’ora. Dopo l’incontro con Padre Pio il suo programma era cambiato doveva rientrare a Roma in serata assolutamente. Non visitò neanche le sue suore (le figlie di San Paolo) a Foggia che vennero a cercarlo San Giovanni Rotondo, incontrandolo per il viale Cappuccini. Poi vennero in albergo, volevano vedere la stanza dove era stato e su quale sedia si era seduto”.
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