Padre Pio sentiva, l’umile sottomissione a Dio nel fare la sua volontà, nella preghiera, nel sostare raccolto dinanzi all’altare, nel fare la perfetta genuflessione e il devoto inchino davanti al Crocifisso o all’immagine della Madonna.
Ugualmente era sottomesso ai superiori che rispettava, ubbidiva e venerava con grande edificazione dei presenti. La sua sottomissione esteriore lasciava trasparire chiaramente quella interiore; sottoponeva ai superiori tutto: la volontà, la mente e il suo comportamento fisico. Ai Vescovi che andavano a visitarlo, mettendosi in ginocchio chiedeva la benedizione, che poi essi chiedevano a lui, e baciava loro devotamente la mano. E quando non poteva inginocchiarsi, “scusatemi se non posso inginocchiarmi” diceva, mentre baciava la mano.
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Dinanzi ai tanti confratelli, più piccoli di età non sempre perfetti nel compiere l’ufficio di superiore, Padre Pio non ho mai mostrato diversità di comportamento. La sua sottomissione era soprannaturale nell’intenzione, universale nell’estensione e integrale nell’esecuzione. Anche nei comandi più strani si sottometteva in modo puntuale, costante e sereno.
Egli ammaestrava con l’esempio con la parola: “Chi ubbidisce non sbaglia“. “L”ubbidienza è madre e custode di ogni virtù“. “L’ubbidienza dà sicurezza perfetta”. “L’ubbidienza trasforma in virtù ogni occupazione”. “Chi ubbidisce, non perde mai, vince sempre”.
La sottomissione era diventata azzeramento completo del suo io. Come nel volto e nell’operare, anche nel corpo e nello spirito, Padre Pio non aveva più nulla di sé: “Il suo vivere era solo Cristo”.
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ALELUYA SALVE VIRGEN Y ESPOSA
Vi.chiede preghiera x non separarmi.da mia moglie che questo problema sia.una situazione temporanea e.che tutto possa tornare.come.prima .grazie