Il 27 gennaio del 1907 fra Pio, con altre cinque confratelli, a Sant’Elia a Pianisi (CB), emise la professione dei voti solenni nelle mani del padre guardiano Raffaello da San Giovanni Rotondo, legandosi per sempre l’ordine dei frati minori cappuccini.
Sul registro delle professioni solenne scrisse:
Io, fra Pio da Pietrelcina, studente cappuccino, avendo compiuto 4 anni di religione, richiesti dei Decreti Pontifici dopo la professione dei voti semplici da me fatta nel Noviziato di Morcone nella provincia di Sant’Angelo il 22 gennaio 1904; essendo oggi in età di 19 anni mesi 8 giorni due; in questo giorno 27 gennaio 1907 ho fatto la mia professione solenne nel convento di Sant’Elia a Pianisi, nelle mani del padre Provinciale Padre Raffaele da San Giovanni Rotondo attuale guardiano, alla presenza della famiglia religiosa, e specialmente dei reverendi padri qui sottoscritti come testimoni.
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Dichiaro poi, che questa solenne professione è stata fatta di mia libera volontà, e perciò mi considero quindi innanzi, come legato per sempre ai voti dell’ordine dei Cappuccini, sotto la regola del Serafico padre San Francesco d’Assisi, a solo ed unico fine di attendere al bene dell’anima mia e a dedicarmi interamente al servizio di Dio. Oltre di ciò mi obbligo nell’osservanza perfettamente comune secondo gli ultimi Decreti Pontificie e le Disposizioni Generali del 1886. In fede quindi del vero, mi sottoscrivo di proprio carattere, corredato pure con giuramento oggi nel commento di Sant’Elia a Pianisi 27 gennaio 1907. fra Pio da Pietrelcina.
testimoni padre Raffaello da San Giovanni Rotondo guardiano, padre Egidio da Fragneto l’Abate vicario e padre Giustino da San Giovanni Rotondo lettore.
Il giovane professo di Pietrelcina, alla fine di ottobre del 1907, lasciò per sempre Sant’Elia a Pianisi per raggiungere il convento di Serracapriola (FG) e quindi iniziare gli studi di teologia sotto la guida di Padre Agostino da San Marco in Lamis.
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Ai tempi di Padre Pio da Pietrelcina fare il Frate si doveva avere una FERVENTE VOCAZIONE perchè con una numerosa famiglia che vi erano quattro 4 femmine, e due 2 maschi totale sei 6 persone e 2 genitori. Padre Grazio Forgione sposato con Maria Giuseppa Di Nunzio dove ebbero i Figli:
1a Pellegrina Forgione;
2a Amalia Forgione;
3a Felicita Forgione;
4a Grazia Forgione;
5° Michele Forgione;
6° Francesco Forgione.
Allora era un famiglia povera e numerosa da sfamare, ed il Padre per fare studiare Francesco come Frate e poi come Sacerdote dovette fare dei sacrifici per mantenere gli studi dell’ultimo maschio nato Francesco. Per riuscire a mantenere gli studi il Padre Grazio Forgione è andato in America a lavorare, e la Madre Maria Giuseppa Di Nunzio restava a casa per accudire alla famiglia. Francesco prima faceva il Pastore di poche Pecore, e sotto l’albero Gigante colloquiava con Gesù, che gli suggeriva di farsi Religioso. Che fortuna ebbe avuto di essere stato prescelto da Gesù, che poi gli ha risposto sempre positivamente ad ogni sua richiesta di studi. Si applicava con volontà estrema, suggerito dal Suo Angelo Custode, che poi gli faceva da interprete per confondere satana gli scriveva anche in Francese e se lo faceva tradurre dall’Angelo Custode. Splendidi rapporti aveva con questi Personaggi, a tutti noi sconosciuti perchè invisibili. Almeno per me io non ho mai colloquiato con il mio Angelo Custode, Certo con La Vergine Maria si, con Gesù anche, col Padre Celeste Pure. Ma l’Angelo Custode da poco tempo gli parlo, e lo ringrazio di CUSTODIRMI altrimenti chissà quante marachelle avrei fatto in più da giovani, cioè senza Padre a 3 anni e poi senza Madre a 17 anni, Pregavo genericamente distrattamente senza concentrarmi come oggi nella mia vecchiaia, dove io ho 67 anni al contrario. Termino per non dilungarmi troppo con un ciao a presto
Ringrazio San Pio per la sua intercessione presso Dio . Continua da lassù a pregare per noi.