“Questo è un momento favorevole. E’ il tempo della salvezza, è il giorno della salvezza. Non sciupate questa occasione” queste le parole di Fr. Carlo Maria Laborde durante la Celebrazione Eucaristica vespertina del mercoledì delle ceneri e dell’imposizione delle ceneri.
Nell’accogliere i fedeli, il guardiano del convento ha ricordato a tutti che con questa celebrazione diamo inizio al nostro cammino di conversione e penitenza verso la Pasqua del Signore, con un pensiero particolare di solidarietà e di vicinanza a tutte la popolazioni soprattutto del nord Italia: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte che sono colpite da questo coronavirus e che sono privati soprattutto i cattolici di poter partecipare alle celebrazioni almeno fino a domenica. “Tanti sono uniti spiritualmente a noi attraverso PADRE PIO TV – ha detto Fr. Carlo – e così vogliamo sentirci vicini a loro e pregare per loro perché al più presto questo flagello possa essere sconfitto e si possa riprendere la vita di fede la loro partecipazione soprattutto all’Eucarestia”.
Durante l’omelia, il guardiano del convento di San Giovanni Rotondo ha ricordato che nel periodo lungo di quaresima :”la Chiesa è chiamata a percorrere questo cammino questo itinerario di conversione, come recita una preghiera di questo tempo, si tratta di recuperare e di confermare lo spirito battesimale penitenziale della nostra vita cristiana. In fondo si tratta di ritornare alla purezza del nostro battesimo di impostare la nostra vita come un itinerario di conversione e di penitenza per giungere rinnovati e purificati alla luce della Pasqua, passando da una vita di peccato alla vita della Grazia”
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“Questo è il tempo favorevole. Questo è il giorno della salvezza, dunque accogliamo questo invito che oggi la chiesa ci rivolge per iniziare ad intraprendere questo cammino di conversione e di purificazione interiore”. Il Vangelo ci ricorda di riprendere quelle che sono le offerte penitenziali che erano le colonne della spiritualità del popolo d’Israele: l’elemosina, la preghiera e il digiuno. Ci invita a praticarle con uno spirito nuovo senza ostentazione, nell’intimità nel nascondimento, cercando di essere graditi solamente al Signore. “Ecco questo è una lavoro soprattutto di interiorità dobbiamo cambiare il nostro cuore, facciamo tante opere buone nella nostra vita ma si tratta di farle con uno spirito nuovo non per una soddisfazione personale non per attirare l’ammirazione e il plauso degli altri, ma unicamente per essere graditi al Signore”.
“La cenere, che riceveremo, ci ricorda come dice anche delle espressioni “cenere sei e in cenere ritornerai”, la fragilità della vita umana. La cenere si disperde facilmente con un soffio di vento la fa disperdere e così scompare la nostra vita”
“Convertitevi e credete al Vangelo” Chiediamo al Signore – ha concluso il guardiano – in questa quaresima di essere perseveranti nei nostri propositi, di non accogliere invano la grazia di Dio, ma di lasciarla a fruttificare perché davvero questa tempo possa segnare una svolta nella nostra vita e possiamo raggiungere la Pasqua con un cuore rinnovato, con un cuore purificato e con con un cuore davvero innamorato di Dio e dei fratelli”
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