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Il dolore di Padre Pio

Una presenza continua e forte

La realtà della sofferenza è parte integrante di ogni vocazione, in particolare però la Croce è il sigillo specifico ella vocazione religiosa e sacerdotale. Padre Pio, come Gesù ha preso la sua croce, e facendosi suo discepolo, lo ha seguito. È questo il grande dono che egli ha fatto all’umanità. Il dolore nella sua vita è una presenza talmente continua e forte, da far ritenere che costituisca la vera vocazione – missione di Padre Pio.

Confessa lui stesso: “Che vi devo dire? Anche voi siete venuti al mondo come sono venuto io, con una missione da compiere… Io religioso e sacerdote ho una missione da compiere, come religioso, come cappuccino, l’osservanza perfetta e amorosa della mia regola e dei miei voti; come sacerdote la mia è una missione di propiziazione: propiziare Iddio nei confronti dell’umana famiglia” Queste parole sono come l’eco di quelle che all’inizio risuonano allo spirito di Padre Pio come speciale chiamata divina “santificati e santifica”.

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Gesù aveva detto durante l’ultima cena “Per loro consacro me stesso” (Gv 17,19) e questa consacrazione ebbe il suggello della croce. Così è e si sente Padre Pio “umile cireneo che porta la croce di Cristo”. Padre Pio aveva lo stesso amore del Cristo, fatto di compassione e partecipazione per le sofferenze dei fratelli. Per questo ideò la Casa Sollievo della Sofferenza, un’opera che testimoniasse quello che Gesù disse ai discepoli di Giovanni Battista quando vennero ad interrogarlo se egli era il Cristo.

Il dolore illuminato e redento dalla croce di Cristo; la sofferenza fisica e morale, alleviata dall’amore di Dio: questa doveva essere la giustificazione di un’opera nata dal cuore di Padre Pio. Ad un anno di distanza dalla sua inaugurazione ebbe a dire:” Quest’opera, se fosse solo sollievo dei corpi, sarebbe solo costituzione di una clinica modello, fatta con i mezzi della vostra carità, straordinariamente  generosa. Ma essa è stimolata e incalzata ad essere richiamo operante all’amore i Dio, mediante il richiamo della carità”

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Comments (1)

Carmelino Fagiolo

Ne so’ io da un’anno e piu’soffro di una malattia conposta da tanti bruciori incurabili,per tutto il corpo non esistono medicine che possono ridurlo prendo molte cure ma non producono miglioramenti.

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