Un parrocchiano di Padre Pio soffriva di terribili mal di denti. Il dolore era così forte che non gli lasciava tregua, al punto che sua moglie gli suggerì: «Perché non preghi Padre Pio che ti liberi da questa sofferenza? Tieni, ecco la sua foto: pregalo». Il marito ne rimase seccato e gridò furibondo: «Con un dolore simile non hai niente di meglio da propormi che la preghiera?». Si tolse allora una scarpa e la scagliò con tutte le sue forze contro il ritratto di Padre Pio.
Qualche mese più tardi la moglie riuscì a convincerlo ad andare a confessarsi da Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Si mise in ginocchio nel confessionale del religioso e, dopo aver enunciato la lista di tutti i peccati di cui si ricordava, Padre Pio gli rispose: «Di che altro ti ricordi?». «Nient’altro», replicò l’uomo. «Nient’altro? E la scarpa che mi hai tirato in faccia dove la mettiamo?».
Una donna soffriva di terribili emicranie, al punto che si decise a mettere una foto di Padre Pio sotto al cuscino, sperando che il dolore sparisse. Dopo svariate settimane, il dolore era ancora là; presa dal suo temperamento sanguigno, la donna esclamò: «D’accordo, Padre Pio: visto che non mi hai voluto liberare da questo malanno, per punizione ti metto sotto al materasso».
Qualche mese più tardi, si recò a San Giovanni Rotondo per confessarsi dal frate. Appena si era inginocchiata al confessionale e il religioso, dopo averla fissata intensamente, le sbatté davanti lo sportello del confessionale con un colpo secco. La donna restò pietrificata, completamente sbalordita da quella reazione inattesa, al punto che non riuscì a spiccicare parola. Qualche istante più tardi, lo sportello si riaprì e Padre Pio, sorridendo, le disse: «Non ti è piaciuto, vero? Eh, neanche io ho apprezzato essere messo sotto al materasso!».