Il Sogno di Padre Marciano
Padre Marciano Morra, al secolo Ferdinando, era nato il 16 febbraio 1929, a Monteleone di Puglia (FG), da Giuseppe e Margherita Morra.
Fin dalla più tenera età aveva sentito una particolare attrattiva per la missione sacerdotale. Egli stesso raccontava che, dopo la richiesta di poter entrare nei seminari di tre congregazioni religiose e il diniego a causa della mancanza di posto, e dopo aver dato un aiuto nella gestione del bar e dello spaccio di proprietà della famiglia, durante la predicazione per la novena dell’Immacolata tenuta da un frate cappuccino della provincia religiosa di Foggia, padre Arcangelo Perrotti, fu talmente conquistato che subito disse ai genitori: «Voglio diventare frate cappuccino, predicatore».
Sempre sostenuto e incoraggiato dai suoi genitori, ha intrapreso il cammino della sequela del Buon Pastore sulle orme di Francesco d’Assisi. Il 15 settembre 1946 vestì l’abito religioso e il 16 settembre dell’anno seguente emise la professione temporanea dei voti, che confermò per tutta la vita l’8 dicembre 1950.
Quando era vicina la sua ordinazione, il papà Giuseppe andò a trovarlo e gli disse: «Manca meno di un anno per la tua ordinazione sacerdotale. Sappi che, se ti farai ordinare sacerdote, sarà la gioia più grande che mi puoi dare. Però, se vuoi tornare indietro, troverai la porta sempre aperta e ti aiuterò a intraprendere l’attività che tu vorrai». «Io – ha raccontato successivamente padre Marciano – liberamente scelsi di essere sacerdote di Cristo e ringrazierò in eterno per questo dono grandioso di Dio». Così, il 21 febbraio 1954, insieme ad altri dieci confratelli, fu ordinato presbitero dall’arcivescovo di Campobasso, mons. Alberto Caringi.
Padre Marciano a servizio della Provincia Religiosa di Sant’Angelo
I primi incarichi sono stati nel campo della formazione iniziale: prima come vice direttore del ginnasio nel convento di San Severo (1954-1955), poi come direttore del seminario di Vico del Gargano (1955-1973), infine come maestro dei novizi a Morcone (1973-1974). In questi compiti si è sempre distinto per il suo spirito paterno, ancor oggi ricordato dai suoi ex allievi. La sua azione formativa lo ha reso ben accetto e profondamente stimato nel cuore dei suoi discepoli.
Il ministero della predicazione, che ha caratterizzato il secondo periodo del suo apostolato, è coinciso, per lunghi tratti, con i compiti di governo nel Consiglio provinciale, con la responsabilità della Fraternità e del Santuario di San Giovanni Rotondo e con l’impegno di segretario generale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio.
Dall’8 marzo del 1984 al 17 gennaio 1985, dopo l’improvvisa morte del ministro fr. Pietro Tartaglia in terra d’Africa, ha ricoperto la carica di ministro provinciale facente funzioni, prendendo in mano, in quanto vicario, le redini della nostra Provincia religiosa.
Padre Marciano e Padre Pio
Padre Marciano conobbe Padre Pio al termine del ginnasio, prima di iniziare il noviziato, in occasione di una gita a San Giovanni Rotondo. Il ricordo di quei giorni è rimasto indelebile per tutta la sua vita e faceva riemergere, nei suoi racconti, la memoria di un’esperienza paterna del frate stimmatizzato, che si era mostrato preoccupato e premuroso verso quei giovani fratini che avevano sperimentato la durezza e le mancanze del periodo della guerra.
Il legame con Padre Pio è stato sicuramente segnato dalla guarigione di papà Giuseppe che, dopo essere stato dimesso dall’ospedale con la diagnosi di una brutta malattia e senza grandi speranze, era venuto qui a San Giovanni Rotondo per incontrare il figlio.
Padre Marciano così raccontava: «Aveva un tumore ai polmoni e i medici gli avevano dato poco da vivere. Padre Pio lo guardò fisso, poi lo prese per il bavero della giacca e con l’altra mano iniziò a tirargli dei pugni sul petto dicendo: “E chi te l’ha detto che tu stai malato? Tu stai bene! Stai bene!”. E, subito dopo: “Ora ti saluto. Arrivederci!”. Disse proprio così: “Arrivederci”. Non capii subito cosa volesse dire, ma lo compresi in seguito. Il mio papà aveva i giorni contati e invece guarì e incontrò ancora Padre Pio. Ci lasciò quindici anni dopo, per un’altra malattia».
Padre Marciano instancabile comunicatore della spiritualità di Padre Pio
Dopo aver conosciuto il mistico Confratello, custodire la sua eredità era diventata per padre Marciano una missione che egli svolse attraverso le numerose pubblicazioni sulla vita e la spiritualità del Santo, attraverso i mezzi di comunicazione e con il suo infaticabile apostolato in giro per l’Italia e il mondo.
Il suo essere cappuccino e il suo essere predicatore, gli obiettivi della sua vita, si sono legati in maniera indissolubile alla figura e al carisma di san Pio. La sua parola calda e confortante, la sua intelligenza, il suo spirito pratico sono stati al servizio dei devoti e di quanti si sono rivolti e dissetati alla fonte spirituale che il Signore ha donato all’umanità nella figura dello Stimmatizzato del Gargano.
La sua passione per l’annuncio della Parola di Dio ha portato padre Marciano a svolgere, nell’Ordine dei frati Cappuccini, i compiti di segretario nazionale dei predicatori cappuccini e di segretario nazionale per l’Evangelizzazione.
Durante i suoi servizi fraterni, come guardiano del Convento di San Giovanni Rotondo e rettore del santuario di Santa Maria delle Grazie, il 23 maggio 1987 ha avuto la gioia di accogliere Papa Giovanni Paolo II in visita pastorale e, il 5 settembre dello stesso anno, Madre Teresa di Calcutta e di collaborare alla realizzazione del monumento a Padre Pio, opera dello scultore Pericle Fazzini, in questa nostra città. Tali eventi sono la testimonianza di un clima di serena e feconda collaborazione tra la nostra Fraternità e le istituzioni cittadine, merito anche delle capacità e dello spirito costruttivo di padre Marciano.
Padre Marciano volto di Padre Pio TV
Padre Marciano Morra dal 2005 è stato il volto di Padre Pio TV. Ogni giorno entrava nelle case dei telespettatori per augurare una buona giornata con le sue pillole dedicate alla spiritualità di Padre Pio da Pietrelcina. Grande comunicatore che ha ha conservato tratti inediti di San Pio, nei suoi aspetti meno conosciuti, evidenziando attraverso aneddoti e testimonianze la viva e calda umanità del frate dei miracoli e il suo senso dell’humour.
Sulla pagina youtube di Padre Pio tv è possibile riascoltare tutti i suoi programmi e catechesi dedicate a Padre Pio. L’ultima fatica televisiva è stato il Santo Rosario del mese di Maggio 2020. Durante il Look Down, a causa della pandemia dovuta al coronavirus, i frati cappuccini hanno pensato di organizzare un Santo Rosario dedicato ai giovani attraverso i social. Padre Marciano ogni sera donava a tutti il “fioretto di Padre Pio“. L’emittente dei frati cappuccini ha dedicato al suo caro “nonno” una lunga diretta tv il 17 gennaio 2021.
Primo segretario dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio
Come primo segretario generale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, incarico che ha ricoperto per 18 anni (dal 1995 al 2013), nel 2002 aveva incontrato a Buenos Aires il cardinale Jorge Mario Bergoglio, desideroso di conoscere meglio la figura del Santo cappuccino.
Per i Gruppi di preghiera ha lavorato intensamente, dedicandosi ad una accurata animazione e organizzando una struttura solida, anche dal punto di vista normativo, per questo movimento mondiale. Era forte il suo attaccamento alla realtà di Casa Sollievo della Sofferenza, come anche la sua insistenza sul tema della famiglia e sulla necessità di una pastorale famigliare che, a suo giudizio, dovrebbe sempre più caratterizzare i Gruppi di preghiera.
Padre Marciano e la malattia
Da oltre cinque anni, padre Marciano era in cura per una grave forma di leucemia, che, però, non aveva interrotto la continuità del suo apostolato. In effetti, il suo stato di salute e la sua malattia hanno sempre destato la meraviglia dei medici, che ne sottolineavano l’atipicità. Il normale decorso di tale stato patologico aveva fatto prevedere un esito negativo già a breve scadenza dalla diagnosi.
Negli ultimi mesi, il riacutizzarsi della malattia lo ha costretto a un nuovo ricovero in Casa Sollievo della Sofferenza. Riprese le forze, è tornato prontamente ai suoi compiti: a celebrare l’Eucaristia in pubblico, ad ascoltare le confessioni, a dare la sua disponibilità per le catechesi in televisione, ad accettare qualche predicazione. Non è mai venuto meno al delicato compito dell’ascolto e del conforto dei tanti che fino all’ultimo momento si sono rivolti a lui. Anche presso la nostra emittente Padre Pio Tv, oltre a riscuotere un grande apprezzamento da tutti i telespettatori, ha saputo creare un clima di affetto e di collaborazione con tutti gli operatori.
Quello spirito paterno e premuroso, che aveva ammirato nel santo Confratello, è diventato, in effetti, anche il suo stile, il suo modo di essere, con tutti. Con i fedeli, con gli amici, con i confratelli, anche con i più giovani, rendendosi sempre disponibile come punto di riferimento, come consigliere, incoraggiando e sostenendo nei momenti più difficili, applaudendo e gioendo nei successi e nelle belle iniziative, con il suo tipico modo di porsi, sempre distinto e pacato.
Ultimamente il Coronavirus, che ha toccato gran parte della nostra Fraternità di San Giovanni Rotondo, lo ha costretto a due ricoveri in ospedale e a un periodo di convalescenza e di riabilitazione nel nostro presidio residenziale “Gli Angeli di Padre Pio”.
Superato anche il Coronavirus, sono emerse altre fragilità fisiche, che hanno reso queste ultime settimane un periodo di grande apprensione per tutti quelli che gli vogliono bene. A notizie di miglioramenti, si susseguivano momenti di stasi o di peggioramento, fino all’ultimo ricovero a Casa Sollievo dove, nella giornata del 17 gennaio 2021, Padre Marciano è deceduto. Avrebbe compiuto 92 anni di età il 16 febbraio 2021. I funerali si sono svolti il 18 gennaio 2021, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, presieduti dall’Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone.
L’Ultima omelia di Padre Marciano
Non molto tempo fa, esattamente nel giorno del suo ultimo compleanno, durante una delle sue ascoltatissime omelie, ha parlato del suo modo di prepararsi al momento della morte. Diceva che si aspettava di giungere alla porta del Cielo, di bussare e di trovare ad aspettarlo e ad accoglierlo la Vergine Maria, che ha sempre amato, e san Pio; e auspicava che entrambi lo avrebbero accompagnato davanti a Dio Padre, al quale la Madonna lo avrebbe presentato con queste parole: «Padre è mio figlio, amalo come ami me!».
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Non ho parole solo posso dire GRAZIE PADRE DI AVERTI CONOSCIUTO.🙏
Grazie sono commossa.
Il suo operato è veramente grande e speciale.
Sono commossa,
Grazie del suo operato e grande testimonianze
Sentite condoglianze a tutti
Grazie. Abbiamo perso una grande persona d guadagnato un Angelo che sorridendo ci aiuterà dal Paradiso.