Era il 1 febbraio 1922 quando Padre Pio dal convento di San Giovanni Rotondo risponde ad una lettera di Mons. Giuseppe Angelo Poli Vicario Apostolico di Allahabad (Indostan).
Il cappuccino padre Angelo da Casola Valserio (Ravenna), al secolo Giuseppe Poli, nacque il 13 settembre 1878, entrò nell’Ordine il 26 ottobre 1893. Ordinato sacerdote il 20 gennaio 1901, lo stesso anno fu destinato alla missione di Allahabad (Indostan) – India, ove spese tutta la sua vita sacerdotale sino alla morte, avvenuta il 3 gennaio 1970. Mons. Poli si fermò almeno per due volte a San Giovanni Rotondo nei mesi di luglio e di ottobre del 1920.
In questa lettera il cappuccino di Pietrelcina scrive al suo caro confratello vescovo: “Quanto bramerei e quanto sarei contento se potessi trovarmi anch’io costì per apprestare la mia povera opera per l’incremento della fede. Ma questa fortuna non è serbata a me, sibbene ad altre anime più nobili e più care a Gesù. La mia missione la eserciterò coll’umile, fervente ed assidua preghiera. Sì, padre, io sto qui col corpo, ma con lo spirito sono a voi vicino ed a voi strettamente unito“.
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