Padre Pio nel 1912 era a Pietrelcina costretto da una malattia misteriosa. Il 28 febbraio scrisse a padre Agostino, raccontandogli del suo stato di salute e degli scontri con il demonio.
Babbo mio carissimo,
dal mio lungo silenzio non argomentate, ve ne prego che l’amore che ho nutrito verso di voi si sia diminuito. Il motivo unico è la vista che m’impedisce di tenerci in una corrispondenza più frequente. Però vi ho tenuto sempre presente dinanzi a Gesù. Le visite di quei soliti personaggi seguitano e si rendono sempre più frequenti; ma intanto le battaglie non cessano. Quei cosacci (diavoli nda), sembrami alle volte che l’abbiano più colle persone che mi amano, che con me. Però vengo rassicurato che nulla è da temersi.In salute, grazie a Dio, sto discretamente benino, ma la vista mi dà un po’ di preoccupazione. Per leggere la messa, il più delle volte, sono costretto a servirmi del lume che, grazie alla bontà dell’arciprete, nulla mi nega. Avrei intenzione di chiedere il permesso di dire la messa della Madonna e quella dei Morti 3. Voi cosa ne dite? Se lo credete bene fate le pratiche col provinciale. Quante cose poi avrei a dirvi, ma finisco perché la vista non mi regge più! Il cuore intanto parli per me.
il vostro povero discepolo,
fra Pio, cappuccino
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Il successivo 3 marzo Padre Agostino risponde a Padre Pio in latino dandogli il permesso per celebrare le messe votive della Madonna
e dei Morti.
Foggia, 3 marzo 1912
I.M.I.F.
Fili carissime in Domino, Litteras tuas accepi. Deo gratias ago infinitas, quod, sicut ille vult, tu vale. Noli timere insidias inimici, quia nihil valet neque, Deo favente, valebit contra te nec contra quos amas. Facultatem celebrandi missam beatae Mariae Virginis ac defunctorum quam primum obtinebis. Omnia a Deo tibi bene contingant et tu numquam in orationibus tuis obliviscere patrem et confratrem. In Christo et sancto Francisco.
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Padre Pio, grandissimo santo del mio cuore. Santo di tutti .
Ogni giorno penso a te e a tutte le persone che grazie alle tue infinite preghiere hai aiutato a superare momenti difficili. Grazie ancora per il tuo dolcissimo profumo che hai voluto donarmi per ben due volte. Non ho sufficienti parole per ringraziarti come dovrei ma ti mando un fortissimo abbraccio e so che continuerai a vegliare anche sulla mia famiglia e la nostra nipotina di 10 mesi.
Con sterminata riconoscenza