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La missione di Padre Ermelindo di Capua: portare il messaggio di Padre Pio nel mondo

Confratelli di Padre Pio

Padre Ermelindo Di Capua, al secolo Aniello, nasce a Bagnoli Irpino, in provincia di Avellino, il 10 gennaio 1934 da Salvatore e Maria Nicolina Capozzi. Sente parlare di Padre Pio sin da piccolo da papà Salvatore che negli anni venti visse per qualche anno a San Giovanni Rotondo presso la famiglia Bonapane come aiutante nel negozio di stoffe dello zio Michele che aveva sposato Angela una sorella di Rachelina Russo, una delle prime figlie spirituali di Padre Pio. Ed è proprio Zio Michele che nel corso degli anni ogni volta che torna a Bagnoli porta notizie sempre nuove e strabilianti su padre Pio, considerato ormai un santo vivente. Aniello, giunto all’età dell’adolescenza vuole diventare frate cappuccino come Padre Pio.

All’età di 17 anni, entra nel noviziato a Morcone, e veste l’abito religioso il 30 luglio 1951. Professa i voti temporanei il 21 agosto 1952 e i voti perpetui il 9 ottobre 1955. Riceve l’ordinazione sacerdotale il 7 settembre 1958 da monsignor Alberto Carinci, vescovo di Boiano Campobasso e dopo aver trascorso alcuni anni dal 1958 al 1964 nei conventi di Campobasso, San Marco La Catola, San Severo e Vico del Gargano la provvidenza, illumina le decisioni dei superiori dell’epoca che nel 1965, all’età di 31 anni, lo invia per alcuni mesi in Irlanda per imparare la lingua inglese e destinarlo al suo ritorno a San Giovanni Rotondo per rispondere alle lettere in inglese che giungevano a padre Pio e accogliere i pellegrini che conoscevano solo quella lingua.

Padre Ermelindo,  trascorre così tre anni con Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Ogni volta che ha bisogno di lui, specie per chiedere risposte emerse nella corrispondenza, si intrattiene nella sua cella.

Due anni dopo la morte di padre Pio, padre Ermelindo inizia una nuova fase della sua vita: il trasferimento a Cerignola nel 1970 gli permette di coniugare gli impegni pastorali di cappellano all’ospedale e collaboratore parrocchiale con quelli di studio alla facoltà di “lingue e letterature straniere” all’Università di Bari. Dopo il conseguimento della laurea, nel 1977, all’età di 43 anni, è insegnante di inglese nelle scuole pubbliche e private, in particolare nell’opera San Francesco a Cerignola, fondata da padre Rosario Pagano. Dopo 25 anni trascorsi a Cerignola è trasferito a San Giovanni Rotondo nel 1995 come confessore e collaboratore parrocchiale.

Dal 2001, dopo la scomparsa di fra Alessio Parente e fra Giuseppe Pio Martin, responsabili dell’accoglienza dei pellegrini di lingua inglese nel santuario di San Giovanni Rotondo, la conoscenza della lingua, gli permette di tornare ad occuparsi ancora una volta dei gruppi anglofoni che continuano a giungere in pellegrinaggio a San Giovanni rotondo, di collaborare per l’edizione inglese della rivista Voce di padre Pio, ma soprattutto di recarsi in vari paesi del mondo per far conoscere la spiritualità e le opere del santo confratello. Quella di Padre Ermelindo è una vita intensa spesa per evangelizzare e per dare testimonianza della santità di padre Pio. Porta avanti questo servizio con tanta dedizione ed impegno finché le precarie condizioni di salute non glielo impediscono e il 22 febbraio 2017, all’età di 83 anni, raggiunge in cielo il suo illustre confratello.

Numerosi i messaggi da diverse parti del mondo in particolare dall’Irlanda, dall’Inghilterra, dagli Stati Uniti d’America, dal Canada, dall’Australia e dalle Filippine sono giunti al Santuario a seguito della sua scomparsa per attestare la vicinanza a tutti i frati Cappuccini e soprattutto per assicurare il ricordo e la preghiera di suffragio per Fra Ermelindo Di Capua da Bagoli Irpino.

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