Padre Pio racconta che ha ricevuto le Stimmate
Il 22 ottobre 1918, Padre Pio scrive a Padre Benedetto da San Marco in Lamis per raccontargli cosa è accaduto la mattina del 20 settembre in coro. E’ una precisa richiesta del ministro provinciale che il 17 ottobre gli chiede di dirgli tutto chiaramente delle Stimmate. In questa lettera il giovane trentunenne pietrelcinese descrive l’operazione avvenuta delle piaghe alle mani ed ai piedi e al costato. Racconta che sente il sangue versarsi all’interno del cuore come una cascata d’acqua.
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Padre Pio riceve le Stimmate 20 settembre 1918
Il 20 settembre 1918 è venerdì. Tutto si svolge dalle ore 9 alle 10. Il convento è più deserto del solito, addirittura svuotato. Il superiore Padre Paolino da Casacalenda è a San Marco in Lamis, fra Nicola da Roccabascerana, il frate cercatore, è in giro per la questua. Padre Pio è solo in coro a pregare dopo la Santa Messa quando riceve le Stimmate. Non racconta nulla a nessuno, neanche al suo superiore e al suo direttore spirituale, nè al suo confidente Padre Agostino. Anche nei giorni seguenti il giovane frate stigmatizzato si comporta come se le stimmate le avesse sempre avute o non le avesse mai ricevute. Non dice niente al superiore, non comunica nulla al suo direttore e ministro provinciale.
Filomena Ventrella è la prima persona che vede le Stimate di Padre Pio il 20 settembre 1918
E’ una donna la prima persona che vede le mani forate di Padre Pio nello stesso giorno: Filomena Ventrella. E’ la sorella Vittorina che nelle sue memorie racconta: “Il 20 settembre 1918 mia sorella Filomena si recò al convento e fu la prima ad accorgersi che il Padre aveva ricevuto le stimmate, perché scorse nelle di Lui mani i segni rossi simili a quelli che vediamo nelle statue del Cuore di Gesù. Venne a casa a darci la lieta notizia. Nei giorni seguenti ci recammo dal Padre, Egli cercava di nascondere le sue piaghe e ci disse: “Guai a voi se lo dite a qualcuno“.
Nina Campanile si accorge delle Stimmate di Padre Pio il 21 settembre 1918
Nina Campanile si accorge delle stimmate il giorno dopo, il 21 settembre 1918. Scrive nel suo diario: “il 18 ero stata al convento, avevo parlato col Padre, gli avevo baciato la mano, appena arrivata e nel licenziarmi, ma nessun segno vi era sulle sue mani. Vi ritornai il 21 settembre 1918, sabato al pomeriggio. Forse il Padre mi attendeva, perchè appena mi vide, mi rivolse un dolce rimprovero: “Sei assente da tre giorni, ed io aspettavo una Maria, che venisse a portarmi una parola di conforto!” Intanto nel consegnare l’offerta per la Messa, vidi sul dorso della mano destra del Padre, nel centro, una stimmata. A me parve come una scottatura. Compresi subito, ma feci finta di non comprendere, ed esclamai: “Oh, Padre! Vi siete scottata la mano!”. Egli allibì, e si nascose le mani dietro la schiena. Nel congedarci, cercai di baciargli la mano proprio sulla stimmata, ma il Padre addolorato esclamò: “Se sapessi che umiliazione mi dai!”. Padre Pio era convinto che le piaghe sarebbero scomparse entro poco tempo, in seguito alle sue preghiere. Egli disse a Nina Campanile: “Pregherò tanto il Signore, che farà scomparire ogni cosa.”
Gli studenti del Seminario si accorgono delle Stimmate di Padre Pio il 21 settembre 1918
Anche gli studenti del collegio serafico vedono le stimmate del frate di Pietrelcina il giorno dopo: 21 settembre 1918. Padre Emilio da Matrice, nel 1918 è uno studente al collegio serafico e annota: “La mattina del 21 settembre 1918 appena ci avvicinammo al caro Padre Pio, ci accorgemmo che aveva una piaga nella palma delle mani, che camminava con una certa difficoltà, e che aveva il viso rosso oltre il solito”.
Padre Paolino da Casacalenda va da Padre Pio e chiede delle sue Stimmate dopo 10 giorni
Padre Paolino da Casacalenda, superiore del convento di San Giovanni Rotondo, non si accorge di nulla per una settimana. Il guardiano lo viene a sapere dopo diversi giorni: “Erano passati forse otto o dieci giorni (a quanto ricordo) Nina Campanile mi disse sorridendo e piena di intima soddisfazione: “Padre Paolino, sa che Padre Pio ha ricevuto le stigmate?”. A queste parole io mi misi a ridere forte perché non credevo che ciò fosse avvenuto. Pensavo fra me: “È mai possibile che Padre Pio abbia ricevuto le stigmate senza che io, che sto sempre con lui, non me ne sia accorto?” Il giorno dopo entrai nella stanza di Padre Pio senza bussare. Stava scrivendo, e gli dissi di continuare a scrivere. Potei vedere prima la piaga nel dorso e nella palma della mano destra, poi quella nel dorso della sinistra. Il giorno stesso scrissi una lettera al M. R. P. Benedetto, nostro Provinciale a S. Marco la Catola, informandolo di quello che era accaduto e invitandolo a recarsi al più presto a San Giovanni Rotondo. Con mia grande meraviglia e con non minore disappunto il padre Benedetto non venne. Mi scrisse una lettera in cui pareva non dare tanta importanza a quello che era avvenuto; solo raccomandava di mantenere sopra di esso il più grande silenzio.”
Il 17 ottobre lo rivela apertamente a Padre Benedetto da San Marco in Lamis
Il 17 ottobre 1918 Padre Pio scrive a Padre Benedetto: rivelandogli apertamente delle stimmate: “Sarà necessario che io pronunzi il fiat nel mirare quel misterioso personaggio che mi impiagò tutto e non desiste dalla dura, aspra, acuta e penetrante operazione, e non dà tempo al tempo che venga a rimarginare le piaghe antiche, che già su di queste ne viene ad aprire delle nuove con infinito strazio della povera vittima?”
Padre Benedetto risponde il 19 ottobre 1918: “Figliuol mio, dimmi tutto e chiaramente, e non per accenni. Qual’è l’operazione del personaggio? di dove scorre il sangue e quante volte al giorno o alla settimana? che è avvenuto alle mani e ai piedi, e come? Voglio sapere per filo e per segno tutto e per santa ubbidienza”.
Padre Pio racconta a don Peppino Orlando cosa è accaduto il 20 settembre 1918
Ecco cosa racconta Padre Pio a don Peppino Orlando suo caro amico di Pietrelcina: “Ero nel coro, a farmi il ringraziamento della messa, e mi sentii piano piano elevarmi ad una soavità sempre crescente che mi faceva godere nel pregare, anzi più pregavo e più questo godimento aumentava. Ad un tratto una grande luce colpì i miei occhi ed in mezzo a tanta luce mi apparve il Cristo Piagato. Nulla mi disse, scomparve. Quando me ne resi conto ero per terra, piagato. Le mani, i piedi e il costato sanguinavano e doloravano da farmi perdere ogni forza per alzarmi. Carponi mi trascinai dal coro alla cella, attraversando tutto il lungo corridoio. I padri erano tutti fuori dal convento, mi misi a letto e pregai per rivedere Gesù, ma poi rientrai in me stesso, rimirai le piaghe e piansi, sciogliendo inni di ringraziamento e di preghiere“.
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Grazie Francesco Bosco per il minuto con Padre Pio,vorrei vederlo più spesso durante la giornata , grazie di tutto quello che racconti ,molto bello era anche la mia vita con Padre Pio,che facevi una decina di anni fa ,sarebbe bello poterli rivedere tutti grazie
PADRE PIO, con tutto ciò che gli è accaduto,
ha CONVINTO TANTI “NON CREDENTI”
o “POCO CREDENTI” , (me compreso),
a CREDERE DAVVERO e SENZA REMORE,
in GESU’ CRISTO !!!
Padre Pio è un angelo biondissimo e alto dai capelli lunghi e ondulati vicino l’ Arcangelo Michele. La sua straordinaria bontà ha permesso la sua salita nella gerarchia del merito presso Dio Onnipotente. Padre Pio, significa : guidato dal Padre Celeste.