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Padre Adriano Leggieri il confratello di Padre Pio artigiano del legno e del ferro

Confratelli di Padre Pio

Padre Adriano Leggieri, al secolo Michele, è nato a San Giovanni Rotondo il 16 marzo 1936 da Leonardo e Maria Capuano. Sin da ragazzo Michele fa esperienza della voce del Signore che lo chiama alla sua sequela. Una voce che si manifesta attraverso la figura di San Pio da Pietrelcina. Insieme ad altri suoi coetanei frequenta il convento dei Cappuccini ed entra nell’aurea della santità di Padre Pio, da cui riceve la prima comunione e dal quale è indirizzato a prestare ascolto alla voce del Signore che lo chiama alla vita religiosa e al ministero presbiterale.

Riceve il saio cappuccino il 9 ottobre 1955 e cambia nome i fra Adriano. Emette la prima professione il 14 ottobre 1956 confermandola definitivamente il 7 febbraio 1960. Dopo la sua formazione filosofica e teologica è ordinato presbitero il 30 marzo 1963.

Nel maggio del 1965 all’età di 29 anni svolge il suo ministero proprio nel convento di San Giovanni Rotondo, accanto a padre Pio. Resta a San Giovanni Rotondo fino all’aprile del 1968 come sacrista e come addetto alle prenotazioni per le confessioni, diventa sostegno e amico dell’anziano sacerdote stigmatizzato. Testimonianze fotografiche manifestano questa storia di fede e di amicizia. E di questa sua preziosa assistenza a Padre Pio ne fa tesoro per raccontare poi ad altri, giovani e grandi, la santità del cappuccino stigmatizzato.

Dal 1969 al 1979 è ad Agnone come superiore, parroco e cappellano dell’ospedale. Dopo aver trascorso tre anni a Morcone come collaboratore parrocchiale e uno a Gesualdo come superiore, nel 1983 è inviato a Serracapriola, dove nel corso dei 12 anni di permanenza svolge gli incarichi di predicatore, parroco a Chieuti Marina, vicario ed economo. Nel 1995 è a Larino per tornare nel 2001 ad Agnone. Nel 2007 è a Venafro e nel 2008 a Vico del Gargano per 9 anni. In questi luoghi svolge un intenso servizio sia livello fraterno e principalmente, come predicatore e confessore.

Padre Adriano lascia un segno nei conventi che abita. A Serracapriola ricordano sempre le sue parole “Era tanto freddo quando servivamo la prima messa di Padre Pio alle cinque del mattino, ma lo facevamo con gioia ed entusiasmo”. Parole che ripeteva come un Rosario. Piedi scalzi anche d’inverno, nei sandali duri e portati con l’orgoglio del saio francescano.

Padre Adriano era anche un musicista, profonda  voce tenorile, erborista esperto, cuoco genuino, artigiano del legno e del ferro. Le sue ricette, per la pentola dell’anima, erano semplici e genuine: pochi ingredienti, ma freschi e selezionati, mescolare bene ed “assaggiare sempre” ripete ai giovani che incontra a Serracapriola, mettersi sempre in gioco, per non sbagliare, per non cedere al ricatto ed alla corruzione dei sapori buoni della vita.

E’ un frate genuino, ruvido, ma non rozzo, non certo incline al compromesso e all’indulgenza quando si tratta di un vino che sa di aceto o quando si tratta di un’anima che sa di peccato. Piedi freddi e mani sporche, sì sporche di fatica, mani di cui la destra non sa ciò che fa la sinistra e via tra la gente a raccogliere olio e quanto di più buono per i bambini della C.A.S.A. di Accoglienza di Agnone. Tutti conoscono fr. Adriano, tutti sono disposti a mettere tra le sue mani qualcosa di buono sapendo che sarebbe diventato molto di più, per gli altri e per se stessi.

Nel 2017 fa ritorno a San Giovanni Rotondo, ma questa volta nell’infermeria provinciale. Le sue condizioni fisiche, non particolarmente provate, vengono condizionate da uno stato amnesico progressivo che lo segna e determina una situazione di necessità, nella quale danno  grande prova di affetto e vicinanza tutti coloro che lo hanno assistito. Fra Adriano Leggieri da San Giovanni Rotondo, all’età di 85 anni, raggiunge in silenzio il suo caro e illustre confratello Padre Pio il 16 gennaio 2021.

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