Padre Eusebio Notte da Castelpetroso racontò che un suo amico di Roma, degnissimo di fede, gli assicurava di aver visto il Padre a casa sua, in un momento di estrema amarezza della sua vita. Padre Eusebio per averne conferma da Padre Pio, una sera, gli chiese: “Padre, lei conosce la casa di quel suo figlio spirituale di Roma?”. “Io? e come è possibile, se non esco dal convento da tanti anni? A Roma, poi, ci manco da quando accompagnai mia sorella a farsi monaca”. Ed Padre Eusebio aggiunse: “Padre, eppure quel tizio insiste che lei è stato a casa sua: lui l’ha visto”.
A questo punto, Padre Pio non poté più eludere la sua domanda e si vide costretto a rispondere a quanto chiedeva Padre Eusebio: “Oh, ma questa – disse – è un’altra faccenda: quando avvengono queste cose (alludeva chiaramente alla bilocazione), il Signore permette che si veda solo la persona interessata, e quanto la riguarda in quel momento: non il resto! Diversamente, quanti miracoli dovrebbe fare il Signore?”. Da allora, da quella sera, nel metterlo a letto, Padre Eusebio gli diceva: “Buonanotte e Buon viaggio, Padre!”. E lui, sorridendo tranquillo gli rispondeva: “Grazie!”.
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