I frati minori cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio ricordano con commozione e affetto, nella loro preghiera, l’animo gentile e generoso di Raffaella Carrà che, dopo aver accolto con grande entusiasmo l’invito a inaugurare, come madrina, il 19 maggio 2001, il nuovo Centro comunicazioni realizzato a San Giovanni Rotondo, che oggi si è evoluto nell’emittente nazionale Padre Pio Tv, si è legata alla figura del mistico Cappuccino e ai suoi confratelli con un rapporto che, pur limitato dalle distanze, si è mantenuto vivo per 20 anni.
Frutto dell’intesa profonda tra lei e i frati è stato il memorabile spettacolo “L’uomo che si innamorò di Dio”, prodotto da Bibi Ballandi, con la regia di Sergio Japino, trasmesso in prima serata da Rai Uno il 23 giugno 2002 come evento celebrativo per la canonizzazione del Cappuccino stigmatizzato, pronunciata solennemente una settimana prima da san Giovanni Paolo II.
In quella circostanza, in un’intervista rilasciata alla neonata emittente televisiva dei cappuccini, nel giugno di 19 anni fa, Raffaella rivelò: «Ho conosciuto i frati, che sono persone meravigliose, e il rapporto umano mi ha portato sempre più vicino a Padre Pio. Ho conosciuto sempre di più gli angoli del suo animo, gli avvenimenti della sua vita, sono stata a Pietrelcina, ho visto le stanze… più lo conosci e più è come una calamita, che ti attira e vuoi saperne ancora di più».
I frati minori cappuccini, quindi, invocando l’intercessione del loro santo Confratello, si uniscono a quanti hanno amato e stimato Raffaella Carrà nell’affidarla alla misericordia del Signore, che legge ogni seme di bene germogliato nel cuore dei suoi fedeli e che è stato già raggiunto da chiunque lo abbia cercato (cfr. PASCAL, Pensées, 553: “Il mistero di Gesù”).