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I momenti di sofferenza servono per una profonda revisione di vita

Catechesi al Popolo: Mons. Giovanni Intini

Questa sera alle 20,45 in diretta della chiesa di Santa Maria delle Grazie si è dato il via all’ultima “Catechesi al popolo” di questo tempo di quaresima.

Fr. Francesco Di Leo, rettore della chiesa di santa Maria delle Grazie e di san Pio, nel dare il benvenuto a tutti i pellegrini a tutti coloro che seguono attraverso la TV e i social ha introdotto la catechesi dal titolo: “Lazzaro vieni fuori.” (Gv 9,25)Uscire dalle proprie comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo. (Cfr. Gaudete et exsultate, nn. 20) tenuta da Sua Ecc. .Rev. ma. Mons. Giovanni Intini, vescovo di Tricarico.

In collegamento dalla cappella dell’episcopio di Tricarico, monsignor Intini, ha salutato tutti i fedeli collegati attraverso i media immergendosi subito nel Vangelo di Giovanni trasportando gli ascoltatori a Betania sulla tomba di Lazzaro.
“Questa pagina del vangelo è un preludio alla Pasqua. Il passaggio dalla morte alla vita, vuole proiettarci alla Pasqua. Lazzaro esce dal sepolcro ascoltando il grido della vita, il grido che Gesù lancia in sua direzione”.

Quando a Gesù viene fatta arrivare la notizia che il suo amico tanto amato era malato lui non si muove dal luogo in cui era anzi vi rimane due giorni. “Allora potremmo chiederci muoiono e si ammalano anche gli amici di Gesù? –  si interroga il presule –
Gli amici di Cristo non hanno una speciale tutela, non sono esenti dalla malattia e dalla morte? No! La morte di Lazzaro come amico di Gesù ci offre una indicazione precisa: la morte è un incontro con Gesù. Ci sono delle malattie – ha continuato Mons. Intini  – delle esperienze di sofferenza, di morte nella nostra vita, che sono occasioni per un incontro profondo con Cristo. Ci sono momenti di sofferenza che possono servire ad una profonda revisione della nostra vita“.

Quando Gesù decide di andare a Betania, Marta si alza e va incontro a Gesù, lo rimprovera dicendo che se lui fosse stato lì suo fratello non sarebbe morto. però poi dice anche che se lui vuole può chiedere al Padre qualsiasi cosa e sarà accontentato. “Marta ha fede! Ed è la fede che ci apre a alla realtà, alla verità. La vita degli uomini è nelle mani di Dio. Dio non vuole assolutamente la morte, Cristo ci ha rivelato la pienezza della vita. Lui con la sua morte ha calpestato la morte, lui ci ha aperto definitivamente le strade della vita”

 

Comments (1)

Anna maria Scopece

Grazie a tutti voi e un piacere leggere il vangelo della domenica

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