Il 24 febbraio 1911, Padre Pio scrive dalla sua Pietrelcina a Padre Benedetto Nardella, scrivendo delle sue sofferenze.
“Mio carissimo padre, dal mio lungo silenzio non abbia a credersi che io abbia avuto meno bisogno in questi giorni dei suoi buoni consigli e delle sue esortazioni, poiché si sbaglierebbe di certo. Non ho scritto perché stavo male. Riguardo alle afflizioni e guerre spirituali, l’assicuro che vanno di pari passo con l’afflizioni corporali. Al moltiplicarsi di queste succede l’aumento di quelle. Non so dove andrò a finire, se si procederà sempre in questo modo. Ringrazio però il Signore, perché nonostante che in certi incontri massimamente soffro momenti proprio di angoscia, serbo però sempre, sebbene debbo farmi gran violenza, un animo allegro; e sembrami che un nuovo coraggio dolcemente mi
scenda nel cuore. Intanto con fiducia mi gitto nelle braccia di Gesù ed avvenga poi quello che lui ha decretato ed egli certamente ci deve pensare ad aiutarmi.”
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