Il presepe fu ideato per la prima volta da San Francesco d’Assisi a Greccio e Padre Pio da Pietrelcina ha ereditato questo grande amore verso la rappresentazione del Natale del Signore.
Per Padre Pio era importante sostare dinanzi al presepe perché li si può contemplare questo mistero del Dio grande che si fa uomo per la salvezza dell’umanità. Spesso ripeteva ai confratelli che “tutte le feste della Chiesa sono belle, ma la festa del Natale è la più bella – confidava – perché ha una tenerezza e una dolcezza infantile che mi prende tutto il cuore“.
Come da tradizione, anche quest’anno i confratelli di Padre Pio hanno allestito il presepe e il grande albero di Natale dinanzi al Santuario di Santa Maria delle Grazie.
Il 7 dicembre il rettore, fra Francesco Dileo, ha presieduto il rito di benedizione del presepe e l’accensione dell’albero. Dopo la liturgia della Parola Fra Francesco si è soffermato brevemente sull’importanza del presepe: “Gesù è nato nella periferia di Betlemme, e facciamo in modo che Gesù possa entrare nella periferie del nostro cuore dove probabilmente risiedono le nostre amarezze, le nostre ansie, le nostre preoccupazioni, le nostre tristezze, perché dobbiamo essere certi che lì dove entra il Signore, tutto può cambiare, le tenebre diventano luce, la tristezza diventa gioia, l’amarezza diventa dolcezza. Facciamo questo proposito ha esortato il rettore.
Facciamolo accogliendo le Parole di Papa Francesco che a Greccio il 1 dicembre ha firmato la “Lettera Apostolica Admirabile signum sul significato e sul valore del presepe”
Fra Francesco ha poi letto uno stralcio della lettera del Papa esortando tutti a seguire le esortazioni del Santo Padre.
Grazie Gesù !!