Padre Pio da Pietrelcina nutriva una devozione particolare per la Beata Vergine del Santo Rosario venerata nel Santuario di Pompei.
Le visite di Padre Pio al Santuario di Pompei
Visitò il Santuario mariano almeno tre volte: nel maggio 1901, quando da ragazzo vi andò con alcuni compagni di scuola accompagnati dal Maestro Caccavo; nel novembre 1911, accompagnato da padre Evangelista, superiore del convento di Venafro; nel gennaio 1917, di ritorno a San Giovanni Rotondo da una licenza militare
Il Diario di Padre Pio
Nel 1929, all’inizio del suo Diario, scritto nei mesi di luglio-agosto, c’è un elenco di devozioni particolari, che praticava ogni giorno: tra queste le Novene alla Madonna di Pompei.
Infatti il giovane frate di Pietrelcina si rivolgeva alla Madonna con incessanti preghiere e novene principalmente per ottenere tre grazie: “la liberazione dal servizio militare, la grazia di ritornare in convento, la presta uscita dall’esilio terreno, cioè la morte”. La bella Vergine di Pompei gli concesse la prima e la seconda grazia, ma non lo ascoltò per la terza.
Padre Pio apostolo del Rosario
Padre Pio, con la parola e con la pratica, è stato Apostolo del rosario. Era il frate del rosario. Lo portava sempre avvolto alla mano o al braccio, come fosse un monile o uno scudo. Altri rosari li teneva sotto il guanciale, sul comodino della cella. Chiamava, la corona, la sua «arma». Una sera, a letto, non trovando più la sua corona, richiamò l’attenzione di padre Onorato da S. Giovanni Rotondo: — Uagliò (ragazzo), pigliami l’arma, dammi l’arma! Era un insaziabile divoratore di Rosari.nNessuno saprà mai con certezza quanti rosari completi (all’epoca di 15 poste) recitasse al giorno. Una serie di testimonianze ci orienta sul numero di 33. L’unica certezza è che non lasciava mai la corona, neppure quando doveva lavarsi le mani, mettendole nell’acqua una per volta.
Un giovane confratello, che non riusciva a comprendere il senso dell’incessante ripetere di preghiere in formule sempre uguali, rivelò di essere da lui ammonito con parole illuminanti: «Tu, che consideri il rosario come una preghiera adatta solo per le vecchiette, prendi questa corona e considerala, proprio per la sua apparente, straordinaria inutilità, come uno “strumentuccio” per spalancare le porte del Cielo». Padre, ma perché recitate sempre il rosario e non altre preghiere?», gli chiese un altro confratello. Il cappuccino stigmatizzato rispose: «Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia chiesta attraverso la recita del rosario»,
la rosa di Padre Pio alla Madonna di Pompei
Il 20 settembre 1968 nel ricordo del cinquantesimo anniversario delle stimmate, gli fu offerto un cestello di fiori con 50 rose rosse. Con la sua mano, ferita d’amore, prese una rosa l’affidò ad un suo figlio spirituale diretto a Napoli, con l’incarico di portarla al santuario di Pompei e collocarla davanti all’immagine della Beata Vergine del Santo Rosario. Quella rosa a differenza delle altre che l’attorniavano non appassì. Padre Pio ha cosi voluto ringraziare la Mamma celeste, che finalmente gli faceva la grazia della morte, chiesta incessantemente per anni con la recita della novena alla Madonna di Pompei. La rosa custodita in una teca è conservata nel museo del Santuario della Beata Vergine del Rosario in Pompei.
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anche se fosse solo pocchi minuti i commenti della vita di padre Pio e un vero piacere ascoltare,e meditare e una vita di esempio.grazie