Nel 1911 Padre Pio era a Pietrelcina. Dal 1909 era nella sua terra perché una strana malattia lo costringeva a restare a casa. Nel mese di giugno comunica a al suo provinciale e direttore spirituale Padre Benedetto Nardella quanto gli stava accadendo:
“il comune nemico (diavolo) continua a farmi guerra e non da segni di ritirarsi; mi va presentando nella mente il quadro doloroso della mia vita e mi va insinuando pensieri di disperazione.
Ma molto sono obbligato alla comune nostra madre Maria nel respingere queste insidie del nemico. Ciò che mi rende più faticosa e più noiosa la vita in questi giorni sono i dolori al torace.
Il medico mi ha suggerito queste parole: non ho che farti. Questa dichiarazione non mi rattrista: sento anzi sempre più il grande bisogno di abbandonarmi con più fiducia alla divina misericordia e riporre in Dio solo l’unica mi speranza”.
riproduzione riservata