Il ramo d’ulivo simboleggia la vittoria
Il Vangelo racconta che, mentre Gesù, seduto su un asinello, si accingeva ad entrare in Gerusalemme, si sparse la voce del suo arrivo. Allora la moltitudine dei Giudei, convenuta d’ogni parte per celebrare la Pasqua, uscì ad incontrarlo, agitando palme e riempendo l’aria di evviva. Gesù, doveva morire in Gerusalemme; ma era stabilito che, prima di essere appeso alla croce, fosse proclamato Re dal popolo, nella stessa città. Le palme agitate da tutto il popolo erano un simbolo di quel trionfo e di quella vittoria.
Il ramo d’ulivo simboleggia la pace.
Dopo il diluvio universale, quel ramoscello indicò la fine della forza devastatrice delle acque e il ritorno della normalità sulla faccia della terra. “Noè fece uscire la colomba dall’arca; e la colomba tornò a lui sul far della sera. Ecco, aveva nel ecco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra” (Gen. 8,10-11). Gesù, è il re Pacifico, il Messia, principe della pace, nel giorno del suo trionfale ingresso in Gerusalemme, viene acclamato con ramoscelli d’ulivo per indicare la pienezza della pace messianica da Lui portata.
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Padre Pio “il primo giorno dell’anno” scrive: “la palma della vittoria non è serbata se non a chi combatte da prode fino alla fine”. E in una lettera a Raafaelina Cerase, scritta a Pietrelcina il 10 ottobre 1914, lo stesso padre Pio afferma: “La pace dello spirito può mantenersi anche in mezzo a tutte le tempeste della vita presente. Essa consiste essenzialmente nella concordia col nostro prossimo… consiste ancora nell’essere in amicizia con Dio… La pace infine consiste nell’aver riportato vittoria sul mondo, sul demonio e sulle proprie passioni”. Vittoria e pace: due beni preziosi, che dovrebbero colmare il cuore di ogni cristiano!.
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Buona domenica delle palme a tutto il mondo