Padre Agostino fu “angelo consolatore“, sia attraverso le lettere di direzione e sia con frequenti visite personali quando il giovane cappuccino stette a casa a Pietrelcina. I religiosi cappuccini della provincia di Foggia lo elessero più volte superiore conventuale, per 24 anni consigliere provinciale, per 9 anni ministro provinciale e per quattro volte delegato al capitolo generale dell’Ordine. Il suo governo fu caratterizzato da illuminata prudenza, imperturbabile fermezza, tenace amore alla regolare osservanza e largo senso di paternità.
Padre Agostino amò Padre Pio, e questi ricambiò il suo maestro, direttore e confessore di eguale e, forse, maggiore amore. Tra i due, man mano che passavano gli anni, si realizzò una intesa sempre più perfetta, basata sull’amore, il rispetto, la stima e la venerazione da ambo le parti. Per Padre Pio, padre Agostino fu e restò sempre il suo «Padre Lettore». Per padre Agostino, Padre Pio fu e restò sempre il suo «Piuccio».
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