Pochi sono a conoscenza della permanenza dell’allora giovane frate minore cappuccino nel convento dei frati minori di Casacalenda, un piccolo paese molisano in provincia di Campobasso.
Lo racconta il biografo di Padre Pio, fra Alessandro da Ripabottoni. Fra Pio da Pietrelcina dal 1904 era a Sant’Elia a Pianisi per lo studio della filosofia (vi resterà fino al 1907).
In questi anni, più volte, insieme agli altri studenti, si recava nella vicina Casacalenda, al Santuario della Madonna della Difesa per avere una conoscenza diretta delle chiese che si trovavano nei dintorni. Altra visita, i giovani frati cappuccini, accompagnati sempre dal padre maestro, la facevano al convento dei frati minori invogliati anche dal dottor don Ciccio Nardacchione, medico condotto di Casacalenda, ottimo clinico e fervente terziario, che visitò più di una volta anche il giovane fra Pio. Ottimi i rapporti di fraternità che si instaurarono tra i cappuccini di Sant’Elia a Pianisi e i minori di Casacalenda.
Il padre Guardiano, fra Isidoro, spesso si recava a Sant’Elia a Pianisi, trascorrendo alcuni giorni, fraternamente, assieme ai Cappuccini. In una di queste gite accadde un episodio singolare. Gli studenti cappuccini, dal convento di Casacalenda vollero recarsi al santuario della Madonna della Difesa e passando per il paese visitarono la mamma del cappuccino padre Paolino e il dottore don Ciccio. Appena fuori Casacalenda, ci fu un brusco temporale che li fece tornare al convento di sant’Onofrio, tutti bagnati come pulcini. Cercarono di asciugarsi alla meglio e fra Isidoro suggerì al giovane malaticcio fra Pio di indossare l’abito dei frati minori.
Un episodio spesso ricordato da Padre Pio quando raccontava di queste gite disastrose: diceva che gli era toccato fare tutte le figure, fuorché quella di Pulcinella. Una gita che gli costò cara, perché gli procurò raffreddore e tosse e “d’allora – raccontava –sono incominciati i suoi mali e le sue sofferenze che in parte ha dovuto portare per tutta la sua vita”.
Proprio per ricordare questo evento nel convento di Casacalenda la provincia dei frati minori di San Michele Arcangelo ha inaugurato e benedetto la cella dove san Pio ha brevemente dimorato e dove è stata collocata la reliquia del cingolo del Santo donata dalla provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio. Il ministro provinciale fra Maurizio Placentino ha presieduto una solenne concelebrazione Eucaristica. Erano presenti all’evento il ministro provinciale dei Frati Minori fr. Alessandro Mastromatteo con alcuni suoi confratelli, i responsabili dell’eremo fr. Carlo e fr. Roberto, il parroco e alcuni presbiteri del clero locale, autorità politiche e militari, tra cui il presidente della regione Molise, i sindaci di Casacalenda, di Guardialfiera e di Larino, il presidente regionale dell’OFS – Molise, una rappresentanza del Gruppo di Preghiera P. Pio di Campobasso, e fedeli e amici del convento.
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