Padre Agostino da San Marco in Lamis, il 4 marzo 1940 racconta un episodio particolare.
Padre Pio in quei giorni aveva un pensiero che lo turbava. In quegli anni Padre Agostino era ministro della provincia religiosa di Foggia. E in qualità di superiore provinciale il 12 dicembre 1939, salpò da Napoli per una visita ufficiale alla Missione dell’Eritrea (Cheren e Bassopiano Occidentale). Fece ritorno il 26 febbraio 1940. Era contento delle buone condizioni in cui aveva trovato i suoi confratelli missionari.
Nel suo diario in questa giornata racconta che di ritorno dall’Eritrea si recò subito a San Giovanni Rotondo.
Padre Pio era ansioso di avere notizie sulla Missione e sui suoi confratelli missionari. In quesi giorni Padre Pio era turbato da un pensiero che lo perseguitava.
“Mi sono trattenuto 4 giorni e tutte le sere ho potuto parlare col Padre una mezz’ora. La prova continua, ma è più sopportabile, grazie a Dio. Mi ha detto che pochi giorni prima era stato assalito da una tentazione. Un pensiero lo conturbava: «II Provinciale (Padre Agostino nda) è andato a Roma, non ritornerà più in Provincia e le cose ritorneranno peggio di prima». Grazie al Signore, poté subito riconoscere la tentazione; ma furono momenti terribili”.
Poi Padre Agostino racconta che la vita quotidiana di Padre Pio è sempre la stessa: confessioni delle donne la mattina, coro, preghiere di raccoglimento sino a due ore dopo l’Uffizio, poi confessione di uomini, se ci sono; ma ordinariamente non mancano uomini che si vogliono confessare o chiedere un consiglio. Mangia sempre pochissimo a mezzogiorno, non cena mai, beve due bicchieri di vino. Eppure resiste sempre al lavoro delle confessioni.
Riproduzione Riservata
Egregio signor Bosco Giovanni. Sento la necessità di comunicare con lei. Vorrei contattarla tramite un indirizzo mail. Complimentandomi dei suoi lavori su Padre Pio, le porgo i miei più cordiali saluti.
San Pio pregha mer la nostra famiglia ! Per tutti i suoi membres in terra e in Cielo. Amen