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Padre Pio disse a don Domenico Labellarte: “Lascia tutto e prendi solo la Bibbia”

E' morto a 100 anni il figlio spirituale di Padre Pio

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Don Domenico Labellarte ha raggiunto la pace dei giusti giorno 11 novembre 2021. Aveva compiuto 100 anni il 17 maggio.

Nasce a Valenzano (Bari) il 17 maggio 1921 e sente la chiamata al sacerdozio e alla vita missionaria già a 9 anni. Entra nel Seminario Arcivescovile di Bari nel 1936.  Cinque anni più tardi risiede nel Collegio Capranica, mentre frequenta gli studi presso l’Università Gregoriana. A causa della salute cagionevole, il Rettore del Collegio gli consiglia di tornare a casa, manifestandogli le sue perplessità sulla realizzazione della sua vocazione al sacerdozio, da lui tanto desiderata.

Il 31 Gennaio 1943 lascia Roma, carico di libri e di delusione.

In tali condizioni di spirito, arrivato alla stazione di Benevento, si ricorda di un frate chiamato Padre Pio da Pietrelcina, di cui aveva sentito parlare da una sua cugina.

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Decide di fermarsi a Foggia e proseguire per San Giovanni Rotondo.

Il 2 febbraio 1943, si confessa da P.Pio e gli chiede piangendo: “Padre sarò sacerdote?”. Il Frate stigmatizzato lo rassicura: “Si, sarai sacerdote ed anche missionario”.

Dopo due mesi, perfettamente ristabilito in salute, riprende gli studi.

Da quel momento la guida, l’incoraggiamento e i consigli del Santo Frate Cappuccino lo sosterranno per un arco di ben ventisei anni di vita.

Verso la meta’ del maggio 1943, Domenico nella Cappella del Collegio Capranica a Roma, davanti al quadro di Sant’ Agnese, riceve una triplice ispirazione: elevare la vita sacerdotale nei ministri e nel popolo di Dio; formare persone che sostengano i sacerdoti nei loro bisogni, specialmente pastorali; favorire la fraternità sincera e fattiva fra tutti, regolari e secolari.

Questa ispirazione costituirà, poi, la base della futura “Opera al servizio della Divina Misericordia”, confermata da Padre Pio il 22 agosto 1943, con queste parole: “Non sei tu, ma e’ Dio che lo vuole!”. Sarà anche Padre Pio a spingere il giovane Domenico a cominciare a realizzare concretamente questa ispirazione, iniziando dai suoi compagni seminaristi insieme ai quali avrebbe pregato e aiutato i poveri di Roma. Così, prende vita l’Associazione: Catena della Grande Misericordia.

fondatore-41L’11 Agosto 1946 viene ordinato sacerdote a Valenzano.

Un anno dopo, Padre Pio dissuade il giovane sacerdote dal continuare gli studi a Roma e lo invita a fermarsi a San Giovanni Rotondo per formarlo spiritualmente. In quell’occasione gli dice: “Lascia tutto e prendi solo la Bibbia”. D’ora in poi, l’ubbidienza a questa frase guiderà don Domenico ad un’assidua meditazione della Parola di Dio, i cui frutti trasmette agli altri in forma molto semplice e chiara, tanto da essere chiamato una “Bibbia parlante”.

Inoltre Padre Pio gli consegna il libro “Passione di Gesù Cristo” con le parole: “Prendilo e meditalo tutti i giorni”. A sua volta Don Domenico lo affiderà, in modo particolare, alle Apostole e agli Apostoli di Gesù Crocifisso, con la stessa raccomandazione.

Dopo 3 anni di tirocinio pastorale a San Giovanni Rotondo, Don Domenico ritorna al suo paese nativo dove viene nominato parroco della Chiesa di San Rocco a Valenzano. Qui svolge con zelo e spirito di sacrificio il suo ministero gettando le basi dell’Opera con un nucleo di ragazze consacrate che saranno le future Ancelle della Divina Misericordia, Istituto secolare femminile, al quale si affiancherà l’Istituto secolare maschile Servi della Divina Misericordia.

Ambedue Istituti insieme alle attività formeranno l’Opera al servizio della Divina Misericordia.

Il 23 settembre 1968, presso la bara di Padre Pio, don Domenico sente una fortissima ispirazione: Integra l’Opera innalzando il mistero della Redenzione, Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesu’ Cristo che tu hai visto realizzato in me. Nascono cosi’ due Istituti religiosi: le Apostole di Gesù Crocifisso e gli Apostoli di Gesù Crocifisso con la specifica spiritualità di amare e fare amare la preghiera e il sacrificio, prendendo lo stesso Padre Pio come esempio da imitare.

suore-apostole-fondatore5Negli anni seguenti nascono due Associazioni per i laici: Movimento Apostolato della Divina Misericordia; Famiglie in Comunione di Vita e di Azione.

Gia’ dall’anno 1963 don Domenico, sempre incoraggiato da Padre Pio, da’ inizio alle giornate di Ritiro spirituale svoltesi ogni 13 del mese nonchè agli Esercizi spirituali aperti a tutti e predicati nella quarta settimana del mese a San Giovanni Rotondo.

Ubbidiente al consiglio di Padre Pio: “Dai da mangiare ai figli ciò che mangi tu”, don Domenico celebra con i fedeli la liturgia delle Ore dando in mano il libro della Bibbia per seguire più attentamente la meditazione quotidiana.

Questo suo ardente desiderio di collaborazione con Gesù per la salvezza delle anime, sfocia in frequenti viaggi missionari: in Italia, in Francia, in Germania, in Polonia, in America, in Messico, in Venezuela ai quali il Padre Fondatore da’ sempre la priorità, nonostante i molteplici impegni pastorali. Nella sua parrocchia di Valenzano ripetutamente organizza le missioni popolari, inviando i missionari casa per casa.

Per raggiungere il maggior numero di anime, don Domenico utilizza, sin dai primi anni ’50, tutti i mezzi possibili: registratori e megafoni per predicare sulle piazze, in seguito adopera la stampa dei bollettini, la radio.

Nonostante l’eta’ avanzata, don Domenico non è venuto meno ai suoi impegni organizzando giornate di approfondimento della Parola di Dio e dell’insegnamento di Padre Pio. Una intensa attività nella vita di orazione, considerata sempre una priorità, che con il passar degli anni si è andata intensificando sempre più. Don Domenico ha inoltre svolto incontri di formazione per i medici e il personale paramedico della Casa del Sollievo della Sofferenza come anche la meditazione biblica mattutina prima della Santa Messa,

Quella di don Domenico Labellarte è stata una lunga esperienza sacerdotale nel servizio alle anime.

Comments (1)

Giovanni Lazzerini

Grazie per tutte le informazioni riportate,
e per l’esemplare testimonianza nello svolgimento dell’ attività sacerdotale e pastorale di Don Domenico Labellarte.

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