Mario Tartaglia, oggi 93 enne, conobbe Padre Pio nel 1954 e da allora frequentò San Giovanni Rotondo tornando sul Gargano per circa 500 volte, da solo, con la sua numerosa famiglia e con moltissimi gruppi da lui organizzati. Divenne figlio spirituale di Padre Pio, ma il cappuccino stigmatizzato si raccomandò: “Ti accetto, ma tu non mi fare scomparire”. “L’ho fatto scomparire tantissime volte – mi ha raccontato Mario – e tante ancora mi ha tratto in salvo”.
Il signor Tartaglia, un giorno si trovava nella sacrestia della chiesetta antica di Santa Maria delle Grazie. Pressato tra la calca di tanti uomini, al centro, accanto al suo confessionale c’era Padre Pio che aveva terminato le confessioni e si accingeva a lasciare quel luogo. Mario ebbe il coraggio di avvicinarsi e balbettargli una sua perplessità spirituale: “Padre, soffro e non so vincere in me il rispetto umano”. Padre Pio insolitamente, anche a causa della folla che lo pressava, ebbe un impulso repentino, si girò su se stesso e, puntandogli sul viso tre dita, che gli uscivano da quel suo guanto di lana marrone, gli disse: “Tre sono i nemici dell’uomo: il sospetto, il dispetto, il rispetto!”
Ad un certo punto calò il silenzio in sacrestia e tutti poterono ascoltate le parole di Padre Pio: “Se hai il sospetto di uno, tu lo eviti, tu ti guardi da lui, lo sfuggi, e quindi non lo ami! Se vivi a dispetto con qualcuno e sei in contrasto con lui, tu non puoi mai amarlo! Se tu per il tuo rispetto, non palesi la tua fede, non ti fa il segno della croce, non dai un buon esempio, tu non ami!”
E fu questa la lezione di vita che Padre Pio diede a Mario quel giorno, sull’amore fraterno.
“L’amore – mi ha raccontato Mario Tartaglia – non può sussistere se non vinciamo la piaga del rispetto umano, del sospetto, del dispetto”.
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Belíssima lição de vida . Obrigada Francesco Bosco, por nos atualizar com fatos reais da Vida de São Pio que é atualíssimo nos dias de hoje.
PAZ E BEM!