Forse non possiamo neanche immaginare il grande lavoro che avrà fatto l’angelo custode di Padre Pio: proteggere e custodire un uomo straordinario.
Padre Tarcisio Zullo, un confratello del santo, dichiarò che quando giungevano a San Giovanni Rotondo pellegrini di altre lingue, Padre Pio li capiva. Una volta gli chiese: “Padre, ma come fa a capire tante lingue e dialetti?” e lui rispose : “Il mio angelo mi aiuta e mi traduce tutto”.
Padre Alessio Parente ha raccontato un episodio accaduto il 7 giugno 1965. Passava parte della notte a far compagnia a Padre Pio, e la mattina doveva poi accompagnarlo in chiesa, all’altare. Aveva poche ore per riposare nella sua cella. Molte volte, però accadeva che non riusciva a svegliarsi in tempo e sentiva qualcuno bussare forte alla sua porta. Altre volte anche quando non riusciva a sentir bussare alla porta per il sonno profondo, sentiva nel sonno una voce che gli diceva: “Alessio, alzati!”
Accadde però che un giorno non si svegliò, né per accompagnare Padre Pio alla Santa Messa e né per accompagnarlo più tardi alle confessioni. Svegliato da altri confratelli, si precipitò nella cella di Padre Pio e gli disse: “perdonami, padre, non mi sono svegliato” e Padre Pio gli rispose: “credi che io stia a mandarti sempre il mio angelo custode a svegliarti?”.
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Bellissima testimonianza interessante seguire la vita di Padre Pio grazie a voi che ci fate partecipi di questi eventi