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Padre Pio: “L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. Genitori assassini”

Cosa diceva Padre Pio sull'aborto?
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Cosa diceva Padre Pio sull’aborto?

Padre Marcellino Iasenzaniro nel suo libro dedicato alle testimonianze si sofferma su questo peccato di cui oggi in tanti non avvertono più la malizia e l’ingiustizia. La Chiesa insegna: “La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Molti di fronte a questo peccato confondono la legge dello Stato – che permette ed assiste l’interruzione della gravidanza – con la legge di Dio, per la quale il procurato aborto rimane sempre un peccato contro il quinto comandamento “Non uccidere”, che difende la vita qualunque sia il numero degli anni, mesi, e giorni dell’essere umano.

L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. I genitori sono degli assassini

Padre Pellegrino, assistente di Padre Pio, un giorno gli: «Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?». Padre Pio rispose: «Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici economici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno, in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore». Poi, afferrato con la mano destra padre Pellegrino, per il gli calcò la sinistra sul petto, come se volesse impadronirsi del suo cuore, e riprese con un fare molto perentorio: «L’aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli sì o no?!».

Perché suicidio? La risposta di Padre Pio

«Perché suicidio?» domandò padre Pellegrino al confratello stigmatizzato che guardandolo gli rispose «Capiresti questo suicidio della razza umana, se, con l’occhio della ragione, vedessi ‘la bellezza e la gioia’ della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora sì che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà. Sarebbe un’abominevole ipocrisia. Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei genitori assassini. A lasciarli in buona fede mi sentirei coinvolto nei loro stessi delitti.

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