Nel 1911 Padre Pio era a Pietrelcina. Vi soggiornava già da qualche anno (1909). Una “strana malattia” lo costringeva a vivere a “casa”, fuori dal convento. Il 15 giugno scrive al suo provinciale, nonché direttore spirituale, Padre Benedetto Nardella chiedendo una visita specialistica perchè con la salute andava “peggiorando” e le medicine che prendeva non gli davano aiuto.
Padre Pio soffre: “mi aiuti un po’, padre mio, se vuole perché non ne posso quasi più. Sarebbe proprio da consigliarsi una visita da qualche specialista, sebbene preveggo che il viaggiare mi produrrà di certo un grave sfascio alla salute; ma che vuole, la necessità in certi casi è una triste consigliera. Inoltre tale visita si rende quasi impossibile anche per le attuali strettezze della famiglia. Si faccia il volere di Dio!
Ho voluto farle sapere ciò, più per maggior tranquillità di coscienza che per altro; poiché sono sempre disposto a fare la volontà di Dio e dei miei superiori.
Il demonio intanto si giova di questo indebolimento di forze ed impossibilità di reagire, per maggiormente affliggermi con fantasmi e spauracchi. Ma, padre mio, quali sono i fini di Dio perché permette al demonio tanta libertà?
La disperazione vorrebbe prendermi; eppure mi creda, padre mio, la volontà di dispiacere a Dio non ce l’ho. Io non so rendermi ragione e molto meno intendere come mai possa stare insieme volontà sì risoluta e pronta ad operare il bene, con tutte queste miserie umane. Se dunque scorgesse che io stessi in pericolo per l’anima mia, mi aiuti se non vuole vedermi ridurre in cenere di peccati, perché l’anima la voglio salvare ad ogni costo e Dio non voglio proprio più offenderlo”.
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Que lindo! Muito obrigado pela matéria!
Sinto muita saudade dos textos sobre São Pio de Pietrelcina. Não os há desde o dia 15/06/2020! Auguri!
Vi chiedo una preghiera per mio papà che deve essere operato al cuore.