Il 4 maggio 1919 Padre Pio scrisse a Giuseppina Morgera l’ultima lettera del suo rapporto epistolare.
Giuseppina Morgera nacque a Casamicciola (NA). In un primo tempo pensò di farsi suora, ma la salute glielo impedì. Fu curata da San Giuseppe Moscati. Dopo averne sentito parlare da Raffaelina Cerase, che frequentò Casamicciola per cure termali, incontrò Padre Pio nel 1915 e anche successivamente, nel periodo in cui il Padre prestò servizio militare a Napoli, presso l’Ospedale della Trinità. Si lasciò guidare nelle vie dello spirito mediante corrispondenza epistolare. Di Giuseppina Morgera Raffaelina Cerase scrisse a Padre Pio: Voleva farsi adoratrice perpetua, ma Gesù dispose altrimenti ed così si spiega la sua opera di bene tra i fanciulli e le ragazze; il suo un continuo apostolato, un vero esemplare di virtù in quel piccolo centro. Padre Pio, a sua volta, ne tratteggiò il profilo al padre Agostino di San Marco in Lamis con queste parole: Quell’anima di Napoli non cammina, ma vola per la strada del divino amore. un vero angelo rivestito di spoglie umane. Ella morrà consumata dal divin fuoco. Grandi cose il Signore ha operato in lei, ed altre più grande cose opererà ancora, innanzi di chiamarla a sè. Morì il 27 luglio 1974
Il 4 maggio Padre Pio le scrisse: “mia carissima figliuola, ti lamenti che non ti scrivo da tempo ed hai ragione; ma io non ci ho colpa. Le molteplici occupazioni e la mia malandata salute me l’hanno vietato. Tu intanto statti tranquilla per ciò che riguarda il tuo spirito. Gesù è con te e ciò che vai esperimentando è voluto da Lui. Tu rassegnati e lasciati operare come a Lui piace. Non temere perché l’operazione1 riuscirà sempre salutare per te, di maggior gloria di Dio e di edificazione altrui”.
Qualche settimana più tardi sarà proprio padre Benedetto che scriverà a Giuseppina per spiegarle il motivo della chiusura della corrispondenza: “trovai a San Giovanni Rotondo giacenti circa 6.000 (seimila) lettere, mentre ogni giorno ne arriva una enorme quantità. La folla poi delle confessioni non gli dà tempo a respirare, oltre le continue richieste di avere un incontro. State dunque tranquilla e mettete l’anima in pace. Raccomandatevi in ispirito alle sue preghiere e ne avrete quel giovamento che potreste sperare dalla relazione epistolare.
Padre Pio non ha un minuto libero. Tutti lo cercano!
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Bello tanta bello. Es el amor!
Caro Francesco mi chiamo Gennaro
La mia storia con padre pio inizia circa 10 anni fa .
Io sono di Ischia e faccio il pizzaiolo
12 anni fa ho aperto una pizzeria in provincia di Taranto ,ed all’ inizio le cose non andavano bene .
Dopo due anni dalla apertura dissi a mia moglie testuali parole “aspettiamo la fine della estate e se le cose continuano ad andare male chiudiamo “.
Qualche giorno dopo passo da me una signora che non avevo mai visto ,questa mi mostra un mezzo busto di padre Pio e voleva darmelo per 10 euro .
Io ho accettato e credimi da allora il mio locale è decollato .