L’11 aprile 1921 giunse al convento di San Giovanni Rotondo, mons. Fernando Damiani vicario generale della diocesi di Salto in Uruguay, accompagnato da suo fratello José Victor. Mons. Damiani rimase entusiasta di Padre Pio e tornerà altre volte nella cittadina garganica. Sarà proprio il santo di Pietrelcina, ad assistere, in bilocazione, Mons. Damiani, in punto di morte.
Dopo qualche giorno, Mons. Damiani, venne ricevuto in udienza privata dal papa Benedetto XV, al quale parlò di Padre Pio. Il Papa, in spagnolo, gli rispose: “Veramente Padre Pio è un uomo straordinario, di quelli che Dio manda di quando in quando sulla terra per convertire gli uomini”.
Mons. Damiani portò con se in Uruguay un mezzo guanto usato da Padre Pio per portarlo a Madre Teresa Salvadores, superiora del convento della medaglia miracolosa in Montevideo. Suor Teresa era gravemente inferma e costretta a stare a letto. Aveva un cancro allo stomaco.
Madre Teresa Salvadores raccontò che le applicarono il guanto sul fianco e sulla gola, poi si addormentò. Nel sogno vide Padre Pio ai piedi del suo letto che toccava il suo fianco e la sua bocca, e poi le parlò.
La superiora, dopo tre ore, si svegliò, si rivestì dell’abito religioso e scese giù’ in cappella: era guarita.
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