Vito Caterino di Corato ci racconta un fatto avvenuto negli anni trenta. La famiglia Caterino era composta da nonno Francesco e nonna Marietta e da due figli maschi Michele (il papà) e Vito (suo zio) più piccolo di 6 -7 anni. La nonna si ammalò di una grave forma di nefrosi. Nonostante tutti gli sforzi e le cure di allora la nonna con l’andare del tempo peggiorava sempre più al punto che dovettero consultare uno specialista di Bari che confermò la gravità della malattia e aggiunse che “poco si poteva fare” lasciando intendere anche che non mancava molto alla sua morte.
Nonno Francesco che aveva sentito parlare di Padre Pio preso dallo sconforto decise di recarsi a San Giovanni Rotondo per riferirgli cosa stava accadendo e chiedergli una benedizione per sua moglie. Prese la corriera e insieme al figlio Michele, si avviò verso San Giovanni Rotondo. Lasciò a casa la nonna, una delle sue sorelle che la accudiva e il piccolo Vito.
A San Giovanni Rotondo dopo aver partecipato alla Santa Messa riuscì con grande difficoltà ad avvicinarsi a Padre Pio per spiegargli tutto. Il cappuccino ascoltò ma subito rispose di non preoccuparsi perché Lui era stato a casa da sua moglie a Corato e lo rassicurò che sarebbe guarita. Nonno Francesco pur essendo un grande credente non capì perché non conosceva il dono della bilocazione di Padre Pio.
Padre e figlio tornarono a casa e trovarono Marietta in piedi. Incredulo il marito domandò come mai fosse in piedi e lei rispose che quando loro partirono sentì di doversi alzare avvertendo un benessere come se non avesse avuto mai la malattia. Marietta chiese al marito com’era andata a San Giovanni Rotondo.
Racconta Vito che “il nonno, santo uomo, si mostrò molto impacciato e non voleva riferire quello che era accaduto pensando di non essere creduto chi poteva credergli? Per quanto anche la nonna fosse una fervente religiosa, nonno si fece coraggio e raccontò il tutto. La moglie sgranò gli occhi ed esclamò; allora Vito non ha detto una bugia! Era successo che a Vito mentre giocava nella stanza a fianco gli apparve un monaco con la barba al punto che il bimbo scappò in camera dov’era la mamma allettata esclamando spaventato mamma..mamma..di là c’è un monaco con la barba! E riferendosi alla zia corri zia…va a vedere…corri… la sorella della nonna accorse nella stanza ma non c’era nessuno e pensarono che il bimbo avesse avuto un’allucinazione”.
Per la famiglia Caterino questa situazione rimase inspiegabile fino a quando i giornali non iniziarono a parlare del fenomeno della bilocazione di Padre Pio.
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