Mons Carmelo Pellegrino, promotore della Fede della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presieduto nella Chiesa inferiore, la Santa Messa, nel terzo giorno della novena di Padre Pio, giorno in cui la chiesa fa memoria dei Santi Cornelio e Cipriano.
Durante l’omelia ha esordito ringraziando Dio: “sono prete grazie a Padre Pio“. Padre Pio lo ha accompagnato durante la sua vita, infatti, la prima causa che ha studiato è stato il miracolo della canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina: “ci riconosciamo tutti suoi figli e devoti, abbiamo sperimentato la potenza della sua intercessione, ma anche la sua dolcezza paterna nella nostra vita. Chi lo conosceva ha sperimentato anche la sua grande tenerezza di padre”.
Mons Pellegrino commentando il vangelo di oggi ha spiegato che: “la preghiera nasce sempre dall’amore, dall’amore per Dio, dall’amore per gli altri. Quando ti fa male il cuore per qualcuno che soffre e allora intercedi dinanzi all’altare di Dio per questa persona. Questa è una delle espressioni della paternità di Padre Pio: la sua potente preghiera intercessione. Quante volte ci sentiamo chiedere “prega per me” e a volte poi ce lo dimentichiamo. Padre Pio non era così, lui, veramente prendeva su di sé il dolore degli altri, lui sapeva, perché ha conosciuto la sofferenza”.
Ed è per questo che tra le tante opere di misericordia che ha compiuto vi è la casa sollievo della sofferenza: per chi soffre.
La Parola e la Preghiera nascono dall’ascolto. Sarebbe bello alla fine della giornata inserire il ringraziamento per dei doni di Dio ricevuti. Non è facile vederli e riconoscerli, ma lui ci arricchisce di doni. Non li vediamo, ma ci sono perchè Dio ci ama. Se scrutiamo con attenzione nello scorrimento della giornata ci accorgeremmo che il Signore ci sta vicino. Diciamo: “grazie Signore”
Mons Pellegrino a tal proposito ha ripreso dal III volume dell’epistolario, una lettera di Padre Pio, datata 16 settembre 1916 e indirizzata a Maria Gargani, beatificata lo scorso anno. La lettera parla di preghiera: “preparata la materia da meditare, mettetevi alla presenza di Dio, umiliandovi profondamente alla considerazione chi siete voi ed a chi vi presentate. Chiedete a Dio la grazia di far bene l’orazione mentale che state per fare, per ricavare quel frutto che Iddio vuole che voi ne ricaviate. Infine raccomandatevi all’intercessione della santissima Vergine, non che a tutta la corte celeste affinché vi aiutino a ben meditare ed a tener lontano da voi ogni distrazione o tentazione… Meditato bene il soggetto in tutte le sue particolarità, si passi poi ai proponimenti. Prendete di mira di emendarvi di quel difetto che più vi impedisce di unirvi a Dio e che è causa di molti altri difetti e peccati. Proponete di esercitarvi in una tale e tale altra virtù ed allora arrestatevi, quando l’avete acquistata. In fine poi passerete a chiedere a Dio tutte quelle grazie e quegli aiuti di cui ne sentite bisogno. Raccomanderete al Signore tutti gli uomini, sia in generale che in particolare. Pregherete pel ristabilimento del regno di Dio, per la propagazione della fede, per l’esaltazione e pel trionfo della nostra santa madre, la Chiesa. Pregherete per i vivi; pregherete per i morti; pregherete per gl’infedeli e per gli eretici e per la conversione dei peccatori“.
Ecco l’invito che oggi Padre Pio fa a tutti noi: “fai la tua preghiera e poi alla fine della giornata ricorda quello che il Signore ti ha suggerito. La preghiera è cibo e supplica. Nasce dall’angoscia, dalla sofferenza propria e degli altri. Prega bene chi è povero e chi può contare unicamente sull’amore di Dio”.
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Thank you Padre Pio for the light that you have lighted in our hearts and minds by your powerful example you have given those of us who are striving to be faithful children of God. Help us with your prayers so that we will be true to our calling as children of the Father in Christ Jesus through the Holy Spirit.