Padre Costantino Capobianco, nel suo libro “Detti e aneddoti di Padre Pio” racconta un episodio avvenuto nel refettorio del convento di San Giovanni Rotondo nel periodo in cui era guardiano della fraternità Padre Lorenzo da San Marco in Lamis. Padre Lorenzo su guardiano dal 1919 al 1922. A San Giovanni Rotondo già accorreva molta gente, perché la notizia delle stimmate si era largamente diffusa. Tutti volevano conoscere Padre Pio: “volevano vederlo, toccarlo, raccomandarsi a lui e, possibilmente, confessarsi da lui“.
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Il nome di Padre Pio “veniva ripetuto ed invocato”. Una gloria che, naturalmente, si rifletteva anche sui suoi Confratelli e sopratutto sul suo guardiano. Padre Vittore da Canosa era a tavola accanto a Padre Pio ascoltò quanto raccontava il cappuccino di Pietrelcina. Padre Pio raccontò che un giorno si trovava in coro a pregare. Sul piazzale della chiesa sostava tanta gente; ma una voce sovrastava tutte le altre. Quella voce ripeteva, fino alla seccatura: «Padre Pio per due soldi! Padre Pio per due soldi!».
Un grido, quello, che distraeva Padre Pio e lo faceva ridere. Dato che quella voce non la smetteva, il cappuccino si affacciò alla finestra del coro, per vedere chi gridava. Era un pover’uomo che vendeva cartoline illustrate, portanti la effigie di Padre Pio. «Al vederlo – concludeva Padre Pio – dissi fra me: “Chissà che grande suddito pensa di avere il Guardiano in Padre Pio!… Invece, eccolo qua: Padre Pio vale due soldi!”.